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AVIS SAN SEVERO DONA UN LABARO AL GRUPPO DONATORI POLIZIA PENITENZIARIA

La Polizia Penitenziaria di San Severo è l’unico corpo di polizia in tutta la Puglia ad aver costituito, all’interno del proprio organico, un gruppo attivo di donatori di sangue

“Donare il sangue è anche donare sé stessi agli altri e soprattutto a chi ha bisogno”. Sono le parole pronunciate da Giovanni Serrano, commissario comandante del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di San Severo, in occasione della cerimonia di consegna del nuovo labaro al Gruppo Polizia Penitenziaria AVIS San Severo, che si è tenuta sabato 27 gennaio nella sede AVIS Comunale San Severo.

Dal 2008, infatti, la Polizia Penitenziaria di San Severo ha un gruppo di donatori di sangue costituito dagli agenti in servizio presso l’istituto di pena sanseverese. “Ogni giorno diamo il nostro contributo nel gestire persone che hanno una libertà condizionata a seguito di una sentenza – dice Serrano, che continua – conosciamo la sofferenza per questo doniamo il sangue e ci impegniamo nell’allargare la base e coinvolgere anche altri corpi di polizia”.

Presenti alla cerimonia anche il presidente AVIS Comunale San Severo, Vincenzo Minischetti, il vicepresidente AVIS Puglia, Lello Niro, il direttore della Caritas Diocesana di San Severo e cappellano della Polizia Penitenziaria di San Severo, don Andrea Pupilla.

 

Domenica 4 febbraio, dalle ore 8 alle 12, il Servizio di Medicina Trasfusionale di “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo sarà presente presso la sede AVIS Comunale San Severo in via Daunia, 12 per una raccolta di sangue intero.

Chi può donare il sangue? Possono donare donne e uomini dai 18 ai 65 anni a discrezione del medico responsabile della selezione. Bisogna avere un peso non inferiore a 50 kg e uno stato di salute buono correlato a uno stile di vita sano. L’idoneità alla donazione viene stabilita mediante un colloquio personale e riservato, una valutazione clinica da parte di un medico e dopo aver effettuato gli esami di laboratorio (prima donazione differita) previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.

Il mattino del prelievo è preferibile aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Al termine della donazione i volontari avranno modo di rifocillarsi presso il nostro punto ristoro con acqua, caffè, tè, succhi di frutta, merendine.

Il Presidente

Vincenzo Minischetti

Il consigliere delegato alla Comunicazione

Giorgio Ventricelli

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