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BASKET, il punto sulla stagione della Allianz Pazienza San Severo

È un momento decisamente negativo quello che sta vivendo la Allianz Pazienza San Severo in questo fine 2019. Il club giallonero è in striscia di sconfitte consecutive ormai da due mesi (l’ultima vittoria a fine ottobre contro Roseto): adesso sono ben otto le giornate di campionato in Serie A2 senza vittorie.

Il borsino del torneo della Cestistica San Severo parla chiaro: in dodici giornate sono arrivate soltanto quattro vittorie, troppo poco per una squadra che rincorre il sogno di restare a giocare tra le grandi della palla a spicchi del Bel Paese. Urgono provvedimenti urgenti. L’obiettivo in casa San Severo, ribadito nelle scorse settimane anche dal presidente del sodalizio sportivo Amerigo Ciavarella, resta quello di difendere la Serie A, arrivando al più presto alla conquista dei punti necessari alla salvezza. Ma il girone Est della Serie A2 Old Wild West si sta dimostrando essere assai più tenace e difficile del previsto, complice anche la notevole presenza nelle altre compagini di giocatori di alto profilo che nelle passate stagioni hanno fatto la fortuna di club nelle competizioni europee maggiori come la EuroCup, dove in questa fase di gironi si definiranno le principali favorite per la vittoria finale.

La classifica vede la franchigia giallonera nei bassifondi ed in piena zona playout, con la parte tranquilla del tabellone che è già lontana due partite. In testa nel raggruppamento Est, invece, continua la sfida tra le squadre di Ravenna, Verona e  Forlì.

Il copione delle ultime gare è stato quasi sempre lo stesso, con San Severo pronta a partire in quinta, prima di finire la partita in maniera del tutto opaca e priva di stimoli. Complice qualche infortunio di troppo (vedi quello registrato a novembre ai danni di Marcus Kennedy), i risultati stentano ad arrivare e la tifoseria comincia a preoccuparsi per quella che potrebbe rivelarsi come una stagione assolutamente nefasta.

Eppure di recente, anche contro la capolista Ravenna, il club giallonero aveva dato segnali evidenti di ripresa, tanto da tenere i romagnoli sotto torchio per buona parte del match che si è disputato nella bolgia infernale del palazzetto Falcone e Borsellino. Il momento no del terzo quarto contro la OraSì è stato fatale per gli uomini di coach Damiano Cagnazzo che anche nel post gara ha puntato il dito contro alcuni cali di concentrazione che sono risultati fatali ai suoi. Sia chiaro, San Severo è riuscita a sopperire al gap tecnico tra le due compagini per quasi tutta la gara, venendo meno soltanto alla fine. Si tratta di un momento assai negativo questo – è del tutto evidente – e finali di partita come quello contro Ravenna (che l’ha spuntata di soli due punti, 77-79) rischiano di inculcare ulteriore pessimismo nei giocatori sanseveresi.

D’altra parte, la Serie A2 è una categoria in cui ogni piccolo errore si paga ad un prezzo altissimo. Il tasso tecnico presente in campo è molto elevato e ogni singolo calo di concentrazione può risultare fatale in termini di risultato finale.

Le statistiche aiutano a far comprendere la sensazione di impotenza di San Severo di fronte a questa interminabile serie di sconfitte. Per quanto riguarda la fase offensiva, quello dei gialloneri è il settimo migliore attacco del raggruppamento Est, grazie ad una media realizzativa di 78,8 punti per allacciata di scarpe; in testa a questa speciale classifica troviamo Caserta con 83,9 e Montegranaro con 82,6. Sempre per quanto riguarda la fase di possesso, è interessate notare come San Severo sia la squadra del girone a prendersi più tiri da 3 in media a gara (29,1) e parimenti quella a segnare di più (quasi 10 bombe piazzate in media a partita). Il dato negativo emerge in tutta la sua realtà quando andiamo a puntare il riflettore sui punti subiti: qui San Severo è prima, con 83,8 punti subiti in media a partita, con Caserta e Montegranaro di poco sotto a contendersi i restanti posti di questo poco ragguardevole podio.

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