Girando in tante città, noto spesso, vicino canali o muri, volantini recanti la dicitura ” RACCOLTA PORTA A PORTA ABITI USATI”. Bene, nulla in contrario, anzi direi, lodevole iniziativa. Allora ho pensato; PERCHE’ NON ORGANIZZARE, UNA RACCOLTA PORTA A PORTA DI CIBI IN SCADENZA? Si avete letto bene, utilizzare vivande che stanno per scadere, successivamente inutilizzate, cui fine ultimo sarà rimpinguare la raccolta dell’umido. Questi alimenti, raccolti tempestivamente, potrebbero essere RIDISTRIBUITI A CITTADINI BISOGNOSI, CREANDO COSI’ ANCHE UNA FILIERA CORTA DEL RICICLO ALIMENTARE. L’operazione, se eseguita tempestivamente, porterebbe ottimi frutti ( scusate la battuta in termini alimentari, ma era d’uopo). In poco tempo, coloro che non hanno possibilità, di acquistare il necessario, potrebbero ricevere pasta, biscotti, farina ed altri alimenti ( SIGILLATI NON APERTI) necessari al sostentamento; ancora fruibili. Quante volte ci capita di acquistare un prodotto è tenerlo fermo per mesi? Non vi è mai capitato di comprare un numero esiguo di derrate alimentari e far si’ che queste rimangano stantie, magari, perché; non incontrano i gusti di tutti? Allora alla luce espositiva di tali fatti direi; CREARE UNA RETE SOLIDALE, CHE NELLA STESSA CITTA’ FRUISCA CIBO, ANCORA BUONO. ORGANIZZARE UNA RACCOLTA EQUA, UTILE, NONCHE’ NECESSARIA. IL COMUNE O L’ENTE DESIDEROSO DI RENDERE ATTIVA, QUESTA INIZIATIVA, POTREBBE IMPIEGARE VOLONTARI OPEROSI, FIERI DI RENDERE LA LORO MANSIONE ALLA COMUNITA’. IL TUTTO, SAREBBE A COSTO ZERO CON BENEFICI AMBIENTALI, ECONOMICI E SOCIALI CHE ANDREBBERO OLTRE OGNI ASPETTATIVA; RENDENDO SAN SEVERO, CAPITALE DEL WELFARE SOSTENIBILE.
By Vincenzo Naturale
