
Il programma di Carlo Rossi
Rendere strutturali incentivi e crediti d’imposta per investimenti tecnologici e spese di ricerca e sviluppo, innovazione digitale per il rilancio del turismo e dei beni culturali. Nel programma anche la tutela dell’industria audiovisiva italiana e progetti di sviluppo per quella creativa digitale.
Potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza e sicurezza dei dati personali: “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione elle libertà individuali o a meccanismi di scoring, come la “cittadinanza a punti” su modello cinese. Contrasto alla censura arbitraria dei social network e garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione. Garanzia di massima sicurezza nella protezione dei dati personali”, si legge nel programma.
Smart city e smart road. Creazione di una filiera produttiva italiana ed europea per le rinnovabili, le reti e gli accumuli, implementando la ricerca scientifica e tecnologica. Sviluppo di Smart cities per efficientare i consumi. Previsti investimenti anche nelle smart road e in tema di trasporti nuova disciplina sulle app tecnologiche operanti nel settore taxi e Ncc.
Promuovere la formazione e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: si punta a rilanciare gli strumenti del contratto di apprendistato e dei tirocini a dare effettivo avvio alla riforma degli Istituti Tecnici Superiori e a potenziare il sistema dei corsi post diploma di inserimento lavorativo nonché a promuovere la formazione nell’ambito delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e colmare l’attuale carenza di figure qualificate.