Blocco trattative rinnovo contratto Sanità privata, l’UGL Sanità chiede un incontro al Ministro e proclama lo stato di agitazione
L’UGL Sanità, preoccupata per il blocco delle trattative inerenti il rinnovo del CCLN del settore sanitario e socio-sanitario della Sanità Privata accreditata dal SSN, ha richiesto un incontro al ministro della Salute e proclamato al contempo lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto riservandosi di mettere in campo tutte le azioni opportune a garantire la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
Attraverso una nota, firmata dal Segretario nazionale Gianluca Giuliano, l’UGL Sanità ribadisce l’inaccettabilità dello stato di stasi in cui sono precipitate le trattative per il rinnovo di un CCNL “fermo” da oltre dieci anni. Stallo che riguarda oltre centocinquantamila lavoratori che quotidianamente assistono i nostri malati con grande spirito di abnegazione e che si vedono sempre più classificati come personale di serie “B” rispetto ai colleghi del pubblico.
L’interruzione della trattativa avvenuta dopo l’esame iniziale dei primi articoli, relativamente all’aggiornamento delle modifiche normative intercorse negli anni sulla disciplina del lavoro, è inaccettabile. Le trattative devono riprendere al più presto nel rispetto dei tanti colleghi e delle loro famiglie che attendono il giusto adeguamento salariale oramai da troppo tempo.
Le Associazioni Datoriali di categoria ( AIOP – ARIS ) hanno lamentato fin da subito come abbiano evidenti le difficoltà a mettere in campo effettive risorse economiche che possano garantire la copertura del costo effettivo del rinnovo del CCNL.
Per questi motivi l’UGL Sanità Federazione Nazionale ha ritenuto opportuno richiedere un incontro urgente con il Ministro della Salute al fine di confrontarsi sulla tematica sopra indicata e mettere in campo tutte le soluzioni utili a creare le condizioni per il rinnovo del CCNL, proclamando al contempo lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto riservandosi di mettere in campo tutte le azioni a tutela dei lavoratori.
Tanto si deve ai cittadini, utenti e lavoratori tutti.
Roma, 27 febbraio 2019
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