Bollette luce e gas: ecco quanto spendono le regioni italiane

La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana ha recentemente redatto un report per conto di Adnkronos riguardante i costi sostenuti nell’anno solare 2021 dalle Regioni e dai capoluoghi di Provincia relativi alla gestione e al mantenimento degli uffici amministrativi e delle loro strutture. Al centro dell’indagine le spese delle bollette di luce e gas di tali strutture. Vediamoli nel dettaglio.
I dati sulle regioni italiane
L’indagine, come detto precedentemente, è stata condotta dal Centro Ricerche per la Fondazione, specializzato nell’analisi critica delle spese degli enti pubblici, al fine di individuare eventuali sprechi o spese critiche.
I dati ottenuti rivelano che l’Emilia-Romagna, il Lazio e il Veneto sono le 3 regioni col bilancio migliore d’Italia nelle spese delle bollette delle utenze: nello specifico, l’Emilia-Romagna ha speso circa 1.775.126,18 € per l’energia elettrica e 268.731,28 € per il gas, mentre il Lazio ha sostenuto le spese per un ammontare di 4.572.840,41 € per la luce e di 23.714,18 € per il gas. Il Veneto chiude questa speciale top 3 con 1.641.176,86 € spesi per l’elettricità e 259.787,11 € per il gas.
Al contrario, le regioni col più basso rating assegnato sono Basilicata, Campania e Molise: in particolare, la seconda detiene il record per la cifra più alta spesa per le bollette dell’elettricità, con un costo di 48.188.686,26 €. Il primato per quanto riguarda la spesa maggiore sostenuta per il gas, invece, va al Friuli-Venezia Giulia, con un costo di 3.116.715,57 € sostenuto solo nel 2021.
Alcuni consigli per far risparmiare le famiglie italiane
La crisi energetica di quest’ultimo periodo estremamente delicato è sotto gli occhi di tutti: purtroppo, triste a dirsi, il bilancio di moltissime famiglie italiane è gravato dalla situazione attuale dei mercati.
Pertanto, risulta essere particolarmente fondamentale adottare alcuni suggerimenti per risparmiare il più possibile. Alla luce dei dati riportati sopra, infatti, è importante cercare di acquisire delle abitudini sostenibili a partire dai singoli cittadini, in modo da acquisire una nuova prospettiva anche sul proprio posto lavoro, specie per coloro che operano per enti e istituzioni pubbliche.
In tal senso, uno dei primissimi passi per le famiglie italiane che puntano a rivedere le proprie abitudini in senso sostenibile all’interno delle proprie mura domestiche riguarda l’attenzione al corretto utilizzo degli elettrodomestici.
Paradossalmente, far lavorare a pieno carico la lavatrice, la lavastoviglie o altri elettrodomestici consente di risparmiare circa 90 € all’anno, specialmente se impiegate le temperature più basse o i programmi eco. Il climatizzatore, ad esempio, consente di far risparmiare i costi se utilizzato ad una temperatura che non vada oltre i 6 gradi di differenza con quella esterna, magari prediligendo la funzione di deumidificatore.
Oltre a tutto ciò, anche la pulizia periodica degli elettrodomestici fa molto: basti pensare al forno, allo scaldabagno o al frigorifero, strumenti che lavorano meglio se manutenuti correttamente.
Un ulteriore suggerimento sarebbe quello di valutare il passaggio ad un diverso fornitore energetico, come VIVI energia, il quale presenta diverse soluzioni che si confanno alle proprie esigenze e che garantisce un’energia 100% ecosostenibile, fattore di grandissima importanza al giorno d’oggi.
Ma queste non sono le uniche azioni da introdurre. Bisogna anche ricordarsi di fare docce brevi, staccare i dispositivi elettronici in stand-by e sostituire le lampadine con dei modelli a LED. Infine, è bene valutare anche la possibilità di ristrutturare la propria casa per migliorarne l’efficienza energetica e ridurre l’impatto sull’ambiente.
