Comunicati

Cacciata della Direttrice Scuola Infermieri San Severo

Interrogazione del Consigliere regionale Francesco Damone

«Premesso che dopo qualche anno di chiusura della sezione staccata di San Severo, l’Università degli Studi di Foggia, ha ripristinato la Scuola infermieristica quale sede distaccata presso il nostro presidio; considerato che da sempre esisteva la figura della

 

Direttrice didattica della Scuola riveniente dalla recessa Unità Sanitaria e che ha sempre egregiamente collaborato con l’Università di Foggia (…segue);

che l’Azienda Sanitaria di Foggia ha nominato una dirigente di azienda e non dell’Università per la formazione professionale, che, allo stato dichiara di essere anche, in base a quale norma di legge non si sa, dirigente della Scuola professionale, e che in forza di tale presunzione ha operato con violenza una espulsione della direttrice didattica della Scuola infermieristica dalle stanze laboratorio ove erano contenuti gli armadi necessari per eseguire materialmente le esercitazioni; infatti ieri alla presenza degli alunni si è verificato una scena a dir poco dequalificante: grida, qui comando io e così via… visto che la sopraffazione non può esistere né può essere sopportata, il sottoscritto consigliere regionale, Francesco Damone nonostante abbia tentato di evitare contrasti ha interessato i rappresentanti istituzionali dell’Azienda senza alcun risultato e pertanto, a tal proposito con la massima urgenza anche con risposta scritta interroga il Presidente della Giunta Regionale on. Nichi Vendola e l’assessore alle Politiche della Salute Elena Gentile, per conoscere se sia normale che una vincitrice di concorso al posto di ruolo di Direttrice didattica, oggi con una semplice lettera venga a perdere la sua posizione giuridica e definita collaboratore sanitario esterno, violando macroscopicamente le norme e assegnata alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale per trattare i flussi informativi?

La dirigente della formazione professionale debba invece circondarsi di ben tre infermiere professionali dell’Ospedale, prelevate dalle corsie perché una è amica di un parlamentareun’altra è dirigente del PD a cui, pare, appartiene la stessa dirigente; la terza che invece, viene assegnata per motivi di salute e, unica giustificata?

Come è possibile che una struttura didattica della Scuola infermieri venga messa alle porte in malo lodo, mentre per esigenze clientelari si trasferiscono amici degli amici; che non solo non hanno titolo, ma sguarniscono i reparti? È logico consentire ad un funzionario, sia pure dirigente, di ordinare lo sgombero delle stanze laboratorio perché esiste una lobby che si è organizzata per lottare contro la Direttrice?

È pedagogico cacciare la direttrice alla presenza dei discepoli che, pare difendono la Direttrice, e alla cui presenza è avvenuta la sceneggiata? Si può cambiare la configurazione giuridica di una posizione acquisita con concorso con una semplice lettera, firmata non dal responsabile della gestione del personale? Può l’Università unica ed esclusiva titolare della Scuola, sottoscrivere la convenzione con l’Azienda Sanitaria, la quale, nel caso di specie non può ignorare la Direttrice della Scuola, e affidare (che cosa?) alla Dirigente della Formazione il potere di vita e di morte della scuola stessa, nonché l’arroganza di circondarsi di tre infermiere professionali togliendole dai compiti istituzionali e circondarsi di gente assegnata per mere esigenze clientelari?

Con questo clima inquinato da pettegolezzi e favoritismi, l’Università non potrebbe eliminare la sede distaccata e mettere 80 o 90 ragazzi a perdere il diritto di frequentare nelle sedi proprie le lezioni e il tirocinio, di cui è titolare la Direttrice Capuano? Può l’assessore e il Direttore Generale sopportare un gravissimo danno agli alunni? I miei precedenti interventi e le assicurazioni ricevute dall’assessore, dal Direttore Generale, dal Direttore sanitario generale e aziendale di equilibrare la situazione sono stati vanificati, perché si è consentito che nella giornata di ieri si è dovuto registrare una scena dequalificante e mortificante per le istituzioni, per il sottoscritto e per i ragazzi della Scuola?

Se risulta a verità, infine, che la Dirigente gode di particolari protezioni politiche insieme alle infermiere trasferite? È lacrimevole assistere al degrado della Scuola infermieristica che il sottoscritto all’epoca della gestione dell’Unità Sanitaria Locale aveva realizzato con la collaborazione seria della Direttrice della Scuola, sempre apprezzata dai discepoli e che oggi viene incivilmente messa alle porte perché così ha deciso, l’arroganza e l’appartenenza protetta?

Assessore Gentile mi farà conoscere, anche a brevissimo, quali sono le iniziative che andrà ad assumere visto che le assicurazioni fornite della soluzione del problema sono state di fatto mai realizzate. In conclusione si richiede una risposta urgente e, se possibile, con l’incarico ad un ispettore che esamini serenamente la situazione ed evitare interessamenti dell’Autorità giurisdizionale e contabile.

 

da sanmarcoinlamis.eu

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