Cagnano Varano onora il Maresciallo Maggiore Di Gennaro, mentre a San Severo…!!!

La città di Cagnano Varano, a quattro anni dalla brutale uccisione del Maresciallo Maggiore Vincenzo Carlo DI GENNARO, promosso a Luogotenente con l’onorificenza della medaglia d’oro al valor civile, continua ad onorare con grande rispetto il suo operato.
Oggi si celebra il 4° anniversario della sua morte avvenuta per mano assassina mentre prestava servizio, il 13 aprile 2019.
Questa mattina, nel Palasport di Cagnano Varano, a lui intitolato, si è tenuta una cerimonia molto coinvolgente.
La Fanfara dei Carabinieri ha eseguito un breve concerto alla presenza dei familiari del Maresciallo, i Sindaci di San Severo e di Cagnano Varano, e le più alte cariche istituzionali.
A dire il vero i cittadini sanseveresi, in special modo gli amici storici di Vincenzo, si sarebbero aspettati un segno tangibile nella Città natale tanto amata e difesa dal Maresciallo, magari davanti al monumento a lui dedicato.
La sua San Severo.
Alle 18 di questo pomeriggio si è tenuto dunque un momento di preghiera alla presenza di Padre Andrea TIRELLI, Parroco della Chiesa di San Bernardino, al cospetto degli amici, dei conoscenti e dei residenti del rione porta San Marco che, con commozione e sentimento, hanno voluto omaggiarlo con dei fiori attraverso un gesto semplice, ma soprattutto sentito.
Un piccolo pensiero è imparagonabile all’assenza di uno più grande.
Sono i piccoli gesti che sopperiscono alle grandi assenze.
A San Severo è stata dedicata anche una piazzetta per il Maresciallo DI GENNARO.
Oggi però, silenziosa più che mai.
Questo il pensiero degli amici di sempre: “QUATTRO ANNI SENZA IL NOSTRO AMICO MARESCIALLO DEI CC VINCENZO DI GENNARO”
Sono trascorsi quattro anni da quel 13 aprile 2019 e oggi ti ricordiamo ancora una volta. Siamo i tuoi amici di sempre, quelli che hanno condiviso con te tanti momenti dell’esperienza scout. Sappiamo che tu da lassù ci guardi e sorridi e continui a scherzare con noi: infatti sentiamo ancora più forte la tua presenza in mezzo a noi. Sei stata una persona eccezionale: buona, educata, generosa, sempre prodiga nell’aiutare gli altri e lo hanno dimostrato le straordinarie manifestazioni di affetto che tutta l’Italia ti ha fatto. Dall’uniforme degli scout, che hai indossato per tanti anni, sei passato a quella più impegnativa che ti ha riempito di grande responsabilità, ossia l’uniforme dell’Arma dei Carabinieri, una divisa che hai portato con immenso orgoglio e con spiccato senso del dovere: l’avevi quasi impressa sulla tua stessa pelle. Sei stato un carabiniere modello, esemplare, di cui tutta l’Arma dei Carabinieri deve essere veramente fiera. Nei tuoi gesti, nelle tue parole mostravi un forte orgoglio di indossare quella divisa e la indossavi dimostrando una passione ed un impegno che denotavano un altissimo senso del dovere e del servizio che rendevi non solo all’Arma dei Carabinieri, ma all’Italia, perché tu rappresentavi con la divisa dell’Arma che portavi addosso lo Stato, ossia tutti noi. Tu eri la bontà personificata, ma una mano bieca, feroce, violenta ha troncato la tua giovane vita: sei stato letteralmente strappato agli affetti dei tuoi amici e dei tuoi familiari, ma il ricordo che serberemo sempre per te non morirà giammai. Continuerai giorno dopo giorno a vivere nei nostri cuori, sarai sempre la nostra stella polare. Nelle difficoltà della vita ci rivolgeremo a te, Vincenzo, per continuare a darci un consiglio, un sostegno, una consolazione e un conforto. Conforta e consola tutti noi che camminiamo su questa Terra, dacci forza a tutti noi, a tuo padre Luigi, alla tua sorella Lucia e alla tua fidanzata Stefania. Ti salutiamo con il nostro saluto scout. Buona strada Vincenzo. Mario Bocola
Ricordiamo che il 20 dicembre 2019, il Maresciallo Maggiore Di Gennaro è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione: “Addetto a Stazione distaccata operante in un’area caratterizzata da un elevato indice di criminalità, con spiccata professionalità e determinata iniziativa, nel consapevole adempimento dei propri doveri, durante un servizio di controllo del territorio, insieme ad altro militare, non esitava ad avvicinare per un controllo un pericoloso pregiudicato, denunciato nei giorni precedenti, il quale, mosso da irragionevole risentimento, estraeva repentinamente una pistola, esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco che lo ferivano mortalmente. Splendido esempio di quotidiana dedizione e impegno profuso in favore della comunità ed esemplare interprete dei più alti valori dell’Arma dei Carabinieri, spinti fino all’estremo sacrificio”
