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CANTORO SFIDUCIATO,COME VOLEVASI DIMOSTRARE

COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Nell’ultimo articolo ho lanciato una sorta di “profezia”, vuoi vedere che…??? Ebbene a distanza di 48 ore la profezia si è avverata. Questa mattina mi è stata recapitata una mozione di sfiducia dalla presidenza della Prima Commissione Consiliare, dando come espressa motivazione la fuoriuscita della Svolta Per San Severo dall’attuale maggioranza, fuoriuscita che ci tengo a ribadire fortemente. Nella mozione in questione si fa riferimento alla lacunosa disciplina in merito delle commissioni consiliare per ciò che attiene la composizione delle stesse, dove l’unico dato che si evince è che al MOMENTO DELLA COSTITUZIONE (art.21 co.4) spetta di diritto all’opposizione la presidenza della VI Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia”. Inoltre viene esplicitato che il sottoscritto, in ragione della sua fuoriuscita dalla maggioranza, avrebbe dovuto dimettersi da Presidente in ragione di equilibri politici.

Non mi dilungherò sulla questione tecnica del regolamento in quanto lacunosa e che oltretutto non prevede neppure la possibilità di sfiducia della presidenza e sancisce la composizione delle commissioni e i suoi ruoli interni come PERMANENTI,  ma in merito alla questione in generale e delle cosiddette “dimissioni” voglio spendere qualche parola. E’ chiaro, come tra l’altro si evince dalla motivazione, che la questione è strettamente politica, il cui unico ed esclusivo scopo e ristabilire gli assetti “poltronistici” della nuova maggioranza. In tutto ciò non si tiene minimamente in considerazione l’obbiettivo che dovrebbe essere il punto di arrivo di ogni amministrazione sana: il benessere della città e, nello specifico, della comunità sportiva sanseverese. Infatti, prima di scervellarsi su di dovrà essere il nuovo presidente della commissione, l’attuale maggioranza dovrebbe porsi un quesito: chi sarà il prossimo assessore allo sport che dovrà DECIDERE sulle questioni sportive? Forse tale scelta è un tantino più complicata del previsto, ed infatti sono quasi quattro mesi che la macchina amministrativa è menomata non di uno, bensì di due assessori, ai quali si aggiungo i due dirigenti mancanti.

Per quanto riguarda invece le mie ipotetiche dimissioni, mi domando come si giustificano i sei regolamenti portati in Consiglio Comunale ed approvati tutti all’UNANIMITA’ dalla massima assise cittadina e non mi sembra che tale risultato sia stato determinato dalla mia appartenenza alla maggioranza, ma ritengo sia stato determinato dalla validità e dal merito delle proposte ivi contenute (per ben sei volte). Quindi, tralasciano il concetto quasi fantascientifico della cosiddetta “meritocrazia”, come giustificano il fatto che ai tempi della sua costituzione la presidenza è stata l’unica tra le sei commissione ad ottenere otto voti favorevoli su otto (opposizione compresa)? Anche questa è frutto della mia passata presenza in maggioranza? Decisamente no.

Detto questo da cittadino, ancor prima che da amministratore, sono seriamente preoccupato dei modi sempre più autoritari ed accentratori che questa maggioranza sta assumendo, non solo sulle questioni di interesse generale, ma sul principio stesso di democrazia e rappresentatività che si esplica attraverso le votazioni, siano esse amministrative o, più semplicemente, di mera nomina. Il VOTO va sempre rispettato. Nella stessa ottica di assetto politico si potrebbe obbiettare che i cittadini mi hanno eletto nella lista della Coalizione Bene Comune e quindi come giustifico la mia fuoriuscita e quella della Svolta dalla maggioranza? E’ non rispettare il voto dei miei elettori? Assolutamente no, è l’esatto contrario. Sono stato eletto per fare gli esclusivi interessi della Città e siccome ritengo che questa amministrazione non li stia facendo, ho reputato DOVEROSO non sostenerla più, cercando di fare sempre gli interessi della Città, a cui va la mia  ESCLUSIVA lealtà, di certo non alle logiche di partito.

Detto questo voglio ricordare che ho impiegato all’incirca 5 secondi a dimettermi da presidente della Consulta Dello Sport non essendo affetto, come ho detto in precedenza, da “poltronite acuta”, cosa che sono prontissimo a rifare ma prima di ciò i cittadini devono sapere le cose come stanno realmente e non come le si vogliono far passare da un punto di vista “tecnico” che, oltretutto, è la loro interpretazione del momento.

Marco Cantoro, Vicecapogruppo de La Svolta Per San Severo

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