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CASIGLIO RIVIVE NELLE STRADE DI SAN SEVERO

di MICHELE MONACO

L’ottima organizzazione del laboratorio teatrale “Foyer’97-Teatro Cantina” (sito in via Colombo, 18) ha realizzato nei mesi di luglio e agosto delle visite guidate serali nel centro storico sulle orme di personalità illustri di San Severo. Un originale itinerario attraverso il quale era possibile con il “teatro di strada” ascoltare la lettura di brani letterari estrapolati dai romanzi dell’indimenticato Preside-Scrittore NINO CASIGLIO che ha “cantato” la bellezza della Capitanata attraverso le storie individuali e collettive del suo popolo portandole alla ribalta della Letteratura Nazionale. Nelle calde e silenziose strade di via Montenero, via Soccorso, di vico Mazzilli e del quartiere degli Ebrei, si alternavano le voci degli attori che declamavano brani dei romanzi Casigliani (“Il Conservatore”, “Acqua e Sale”, “La strada Francesca”, “La Dama Forestiera”). Il gruppo di spettatori itineranti seguiva con curiosità e attenzione la perfomance teatrale e intanto approfondiva la conoscenza della bellezza della produzione letteraria di CASIGLIO. Adulti e ragazzi hanno partecipato a queste serate. Senza enfasi e senza retorica, si può dire che tali iniziative servono a cambiare qualcosa in questa città. Proporre alle nuove generazioni la figura e il modello culturale di un intellettuale come il prof. CASIGLIO, potrebbe innescare un circolo virtuoso nel tessuto di una città che nel corso degli ultimi vent’anni ha smarrito il valore della convivenza civile, della propria identità, del proprio decoro. Lo diciamo senza polemica verso qualcuno, ma una comunità che non è attenta alla propria memoria, che con conosce le proprie radici, produce dei “mostri” che portano dritto verso una comunità senza volto, senza un’anima, che vive in una terra “di mezzo”. Una sfida che molti insegnanti hanno accettato e hanno vinto sino al punto che le scuole del nostro territorio vanno alla riscoperta della storia locale, della storia patria, per trasmettere ai giovani la conoscenza e il rispetto dei beni culturali e dei Sanseveresi illustri. Le uscite didattiche, le visite guidate, hanno come obiettivo itinerari di natura culturale, storica e religiosa come i palazzi settecenteschi, il barocco, il romanico–pugliese, i monumenti, i personaggi della toponomastica, le targhe marmoree, le chiese, le edicole votive, le botteghe artigianali, librerie, laboratori enogastronomici, ecc. Si spera di combattere, così, il gravissimo fenomeno di “ESTRANIAMENTO” di tanti adolescenti, la dispersione scolastica, il bullismo vandalico, suscitando in essi il senso di APPARTENENZA ad una comunità .

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