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CASTELLI DI CAPITANATA, UN VIAGGIO NEL TEMPO E NELLE RADICI – Il Castello Ducale di Torremaggiore

Capitanata, terra di sole, di mare e di castelli. Si, proprio così… Infatti tra castelli e torri se ne contano circa venti nella provincia. Carichi di fascino e storia, sono un vero e proprio viaggio nel tempo, con imperatori, cavalieri, vedette e damigelle che ancora appaiono all’immaginazione del viaggiatore, in un alone di magia senza tempo.
Castellum, da castrum, ossia accampamento romano, nascono per difendere le città, ospitando i soldati e il comandante, e rappresentano ancora oggi un valore aggiunto inestimabile per la nostra terra.
Escludendo quelli andati distrutti per guerre, ribellioni o fenomeni naturali come terremoti e maremoti, per la maggior parte ben conservati caratterizzano le città e il territorio tutto: Castel d’Aquino di Rocchetta Sant’Antonio, Castello di Sant’Agata di Puglia, Castello di San Marco La Catola, Castello di San Nicandro Garganico, Castello di Serracapriola, Castello Ducale di Torreamggiore, Castello di Vico del Gargano, Castello di Vieste, Castello di Monte Sant’Angelo, Castello di Manfredonia, Castello di Manfredonia, Castello di Lucera, Castello di Deliceto, Castello del Gambacorta di Celenza, Castello di Dragonara, Castelnuovo di Bovino e Castelpagano.
Insieme ai castelli le torri, quali: Torre del Gran Priore di Alberona, Torre di Biccari, Torre Normanna di Monterotaro, Torre di Castelluccio Valmaggiore, Torre Alemanna Cerignola, Torre Normanna di Pietramontecorvino, Torre di San Giovanni Rotondo e Torre di Vieste.
Planando sui resti del misconosciuto Castello di San Severo, edificato sulle rovine della Domus Federiciana, in quella che oggi è chiamata Piazza Castello, conosciamo meglio uno dei più amati della nostra terra, il Castello Ducale di Torremaggiore.
Tenimento fortificato di epoca normanna, ha ospitato nel corso dei secoli diverse case feudatarie, dai conti Gianvilla ai de Sangro, principi di San Severo, godendo di modificazioni ed ampliamenti che gli hanno donato l’odierno aspetto rinascimentale. Contando sei torri, quattro agli spigoli, cilindriche e merlate, e due quadrangolari, ha forma di quadrilatero irregolare.
In passato circoscritto per tutti i suoi lati dal fossato profondo 6 metri, presenta nella parte frontale un parapetto in muratura che si estende fino all’elegante loggetta ad archi, integrandola e delimitandola, in uno con la torre di Sud-Est.
Ricche di pregevoli affreschi di scuola napoletana la Sala del Trono e la Cappella Palatina. Sulla Torre centrale si distingue invece una meridiana. Nel cortile centrale la raffinata loggetta, sul lato sud resti di bifora aragonese. Ricavata nella Torre nord-ovest la cella della prigione.
Il Castello è stato dichiarato Monumento Nazionale dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti nel 1902.

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