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Centro “Einaudi”: ospite Tiziana Ferrario

Perché le coscienze non si addormentino e non si assuefacciano ai crimini e al grido di dolore che proviene da tante parti del mondo, riteniamo doveroso essere vigili e operativi e per chi, come me, fa parte del Comitato d’Onore di “Catena Donna per la Pace”, opera in tanti consessi nazionali e internazionali, promuove eventi culturali del Consiglio d’Europa, dirige un Centro Culturale che vede la guerra come “ spada di satana”, la PACE, diventa il filo conduttore che ha da sempre caratterizzato le scelte di tutte le attività. Nell’insegnamento, come nei progetti ho sempre ritenuto che il bene supremo fosse la Pace, due esempi su tutti: il Premio Giornalistico M. G. Cutuli…per promuovere la PACE, il Corteo Storico Carlo V per promuovere la PACE tra i popoli del Mediterraneo. Sono pietre miliari che da decenni ci caratterizzano e che coinvolgono tanta parte della società. Oggi la Pace sembra essere sempre più un concetto astratto e le parole restano inascoltate, nonostante le autorevolissime voci che si levano a difenderla. Una per tutte quella di PAPA FRANCESCO che ha ricevuto da noi il Premio Cutuli 2021: l’ULIVO della Pace come “Testimone del tempo e Messaggero di Pace”. In questa prima parte dell’anno, organizziamo incontri domenicali per discutere e riflettere su quanto accade intorno a noi e lo facciamo con i nostri mezzi e con il nostro stile, opponendo i libri, le penne, lo studio alle armi. Domenica 27 marzo la parola a SIMONE CRISTICCHI, con la canzone la Pace, poi ad HAFEZ HAIDAR poeta, scrittore, docente universitario, candidato al Nobel per la Pace, Ambasciatore del Premio Cutuli nel mondo, egli stesso lo ha ricevuto nel 2016. Sono stati letti alcuni brani dalle sue opere diventate bestseller, sono seguite letture di HIKMET e NERUDA. Accompagnati dal mantra delle reti televisive, fatto di parole e immagini, di collegamenti con i giornalisti inviati e corrispondenti, quasi tutti ospitati da noi in questi ultimi vent’anni, con le prospettive incerte e le dinamiche nebulose che si profilano all’orizzonte sul piano economico, energetico, sanitario, socio-culturale, siamo ormai certi che la lunga mano della guerra cambierà le nostre abitudini, ma soprattutto il nostro mondo patinato e superficiale a cui i politici ci hanno abituati in cambio del voto. Secondo quello che vedo e a parere mio, la vecchia Europa autoreferenziale e godereccia, che ha vissuto sperperando un patrimonio non suo e, come le cicale, non ha pensato ad un possibile “inverno”, dovrà fare i conti con i nuovi scenari di ristrettezze e privazioni…PER IL POPOLO. Sarebbe bastato che i governanti avessero avuto a cuore quello che i popoli affidavano alle loro mani, perché questo non accadesse, e ne avevamo o forse ancora ne abbiamo di tesori! Le immagini della guerra sono sempre le stesse, ma il destino di ogni persona è sconvolgente. Se si pensa poi alle donne e ai bambini, ci sovvengono altri misfatti… E della triste condizione femminile in Afghanistan parlerà TIZIANA FERRARIO, giornalista, inviata, scrittrice, Premio “M. G. Cutuli“ 2005, il 28 APRILE, ALLE ORE 18.30, NELLA SALA ARCA DELLE CANTINE D’ARAPRÌ. Saranno letti brani tratti dal suo libro e alcune coreografie accompagneranno le sue parole. Un incontro importante per adulti e giovani per seminare la PACE.
ROSA N. TOMASONE

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