Cultura

CENTRO DI RICERCA: SAN SEVERO NEGLI ANNI DELLA GRANDE GUERRA

Per il 6 DICEMBRE prossimo, alle ORE 18.00, il ‘Centro di Ricerca Storia Capitanata’ di San Severo ha organizzato una conferenza sul tema “SAN SEVERO NEGLI ANNI DELLA GRANDE GUERRA”; relatore d’eccezione sarà lo stesso Presidente del CRD prof. GIUSEPPE CLEMENTE, autorevole storico della nostra terra. La manifestazione si terrà nella sala conferenze della Biblioteca Comunale “A. Minuziano” (Largo Sanità). Per presentare adeguatamente ai nostri Lettori l’interessante manifestazione, abbiamo chiesto al prof. CLEMENTE di parlarci di ciò che il CRD sta facendo per il Centenario della Grande Guerra e di quale effetto ha avuto tale conflitto mondiale sulle realtà locali, in particolare su quella di San Severo.Ecco cosa ha dichiarato il prof. CLEMENTE alla nostra ‘GAZZETTA’:

“Le manifestazioni per il CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA, che, caso insolito fino a oggi, già in atto dallo scorso anno, dureranno fino al 2018 e vedranno impegnati molti studiosi in una attenta rilettura di quei tragici avvenimenti alla luce delle più recenti acquisizioni archivistiche e bibliografiche, costituiscono una imperdibile occasione non solo per rivedere i grandi temi del conflitto, ma anche, e soprattutto,  per indagare  sugli effetti che l’avvenimento (la grande storia) ha avuto nelle piccole realtà locali.Verranno alla luce le singole vicende degli ignoti protagonisti di quell’evento che ha cambiato il mondo. Storie di vita,di gente comune, priva di vocazioni eroiche, tra cui molti nostri contadini, strappati ai loro affetti e inviati in un ambiente ostile e sconosciuto ai più, vittime di una violenza cieca e assoluta. Storie, anche minime, che aiuteranno a capire le sofferenze del corpo e i patimenti dell’animo a cui furono sottoposti “i mobilitati nelle trincee”, storie, comunque, che meritano di essere raccontate. In alcune vecchie foto d’epoca, quasi in sequenza, una gran folla, disordinatamente disposta in un lungo corteo, accompagna al suono della locale banda i giovani coscritti alla stazione ferroviaria di San Severo. Si vedono tanti signori con pagliette bianche a nastro nero, donne avvolte in scialli ricamati e bambini festanti. Sommersi dalla folla, si scorgono appena i coscritti, che, certamente con un nodo alla gola per la forzata separazione dagli affetti e nel cuore la speranza di un distacco breve, vanno a combattere e a morire.  Sul marciapiede del primo binario i giovani vengono trattenuti il più a lungo possibile dai saluti e dagli abbracci dei familiari e quasi fanno ressa poi per entrare nella tradotta che lentamente si sta avviando. Iniziò così la Grande Guerra a San Severo, quasi fosse una festa paesana”.

DE. CRIS

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