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Cestistica sconfitta al PalaMaggetti; la capolista Roseto non fa sconti

Se Roseto è prima in classifica e imbattuta, un motivo ci sarà; la capolista non fa sconti a nessun roster, neanche alla Cestistica ed è 85-64 al “PalaMaggetti”. Di fronte a una corazzata che finora sembra non avere rivali, con la casella delle sconfitte ancora a zero, i Neri di coach Massimo Bernardi comunque entrano in partita con diligenza, lasciando però di volta in volta, le giocate agli abruzzesi. Infatti, il tabellino dei primi due quarti (26-21, 44-35) certifica una buona prova dei dauni, che perdono il definitivo contatto solo alla ripresa. Dal secondo tempo in poi, la Liofilchem, con un atteggiamento da grande squadra, alza leggermente il ritmo, incrementa il divario e si appropria progressivamente del referto rosa, confermandosi un roster difficile da fermare.

Ora, in attesa dell’esito del ricorso a cui la dirigenza giallonera ha tempestivamente provveduto, è fondamentale non lasciarsi trascinare dalla negatività del momento. La sconfitta contro Roseto, in ogni tabella di marcia, può considerarsi prevedibile; l’importante è che il ‘peso’ del ko non influenzi anche i prossimi incontri. Forza, San Severo, è il momento di tenere alto il morale.
L’INIZIO DEL MATCH – La Liofilchem Roseto si presenta con: Durante, Guaiana, Aukstikalnis, Sacchetti e Tsetserukou, mentre l’Allianz Pazienza risponde schierando: Pellicano, Moffa, Igbanugo, Abati Toure e Cane. L’esperienza di Sacchetti, Aukstikalnis e Tsetserukou si mette subito in evidenza davanti al pubblico di casa, mentre la Cestistica San Severo apre con due tiri liberi di Cane e una tripla di Moffa, portandosi sul 7-5 e preannunciando una partita all’insegna dello spettacolo. Nei minuti successivi, sia gli abruzzesi che i gialloneri non rinunciano a esprimere la propria pallacanestro: gli ospiti avanzano, e la Cestistica, spinta dall’orgoglio e soprattutto da un ispirato Moffa, risponde colpo su colpo. Sul finale di quarto, però, gli uomini di coach Gramenzi tentano il primo allungo, portandosi sul 22-15 e costringendo Bernardi a chiamare un necessario timeout. Al rientro, spronati dalle parole del coach dauno, è ancora Moffa, già in doppia cifra, a trascinare i suoi con una serie di canestri, cercando di mantenere il passo della capolista e di non cedere terreno: il parziale si assesta sul 26-21. Un ottimo approccio per San Severo, che dimostra carattere nella tana della prima della classe. Nonostante ci si aspetti un attacco deciso dalla Liofilchem, è l’Allianz Pazienza a prendere l’iniziativa con audacia, costringendo l’allenatore di casa a chiamare sospensione sul punteggio di 27-23. Roseto sembra meno precisa del solito, merito senza dubbio della pressione degli ospiti. La reazione dei padroni di casa arriva però subito dopo, costringendo Bernardi a un timeout strategico per rallentare l’avanzata avversaria. Un’azione chiave è quella del 31-23, quando Traini riesce a segnare, allo scadere, due punti contro una difesa energica di San Severo, che cede soltanto allo scadere dei 24 secondi: un episodio emblematico tra l’esperienza dei biancazzurri e la gioventù del roster giallonero. Sull’onda dell’entusiasmo, Roseto spinge fino a raggiungere il massimo vantaggio di 36-23, favorito anche dal calo di intensità di San Severo, sia in attacco che in difesa. Toure e Igbanugo, quest’ultimo a segno due volte, interrompono il momento di stallo e riducono gradualmente il divario, ma Roseto riprende immediatamente il controllo, allungando di nuovo, prima di un’altra piccola folata duana che chiude il secondo quarto sul parziale di 44-35.
LA RIPRESA – Vincenzo Guaiana inaugura il terzo periodo con una tripla che segna subito l’atteggiamento deciso del capolista. Come nel primo quarto, San Severo segna i primi due punti della frazione grazie a Carlo Cane, impeccabile con un 2/2 dalla lunetta, seguito da un ottimo Moffa, che approfitta di una disattenzione difensiva degli abruzzesi e raggiunge quota 18 punti personali, portando il totale di squadra a 36 contro i 47 subiti. Nonostante la forza della capolista, la Cestistica non si lascia intimidire e mantiene il proprio stile di gioco, accettando il rischio di qualche punto subito per non rinunciare all’identità che la contraddistingue. È un merito che va riconosciuto alla squadra Bernardi, indipendentemente dal risultato finale. Di fronte alla qualità di Aukstikalnis, però, anche una buona difesa può poco, e i punti si accumulano naturalmente: Roseto aumenta il divario con la combinazione di un’azione efficace di Guaiana e un tap-in di Traini, raggiungendo il 56-41. Petrushevski e Igbanugo rispondono con due triple, simbolo dell’orgoglio sanseverese, sebbene tutte le limitazioni tecniche della squadra che non consentano di colmare del tutto il divario, anzi. Il terzo quarto si conclude sul: 67-53. Con il passare dei minuti, Roseto deve solo controllare il vantaggio, gestendo i possessi con grande maturità e l’atteggiamento tipico di una squadra esperta, che sa quando attaccare ed il momento di lasciare spazio agli avversari. Questi ultimi, dopo i primi venti minuti, iniziano a subire la potenza della capolista — eloquente il 77-57 a 5 minuti dalla fine — pur senza mai cedere completamente, nonostante il punteggio ormai definito. Positive le prestazioni di Moffa e Cane, ma oggettivamente gli abruzzesi di Gramenzi viaggiano a ritmi fantasmagorici. Il risultato finale: 85-64.
IN PROGRAMMA – Seconda trasferta di fila per l’Allianz Pazienza che domenica, 3 novembre, alle ore 18, sfideranno al “PalaPiccolo” la Paperdi Juvecaserta.

Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo

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