Che cosa si intende per bonifico parlante (e come si fa)

Quando si vuole usufruire di una delle agevolazioni fiscali previste dallo Stato (i cosiddetti bonus) in molti casi la richiesta è di provvedere il pagamento attraverso il cosiddetto bonifico parlante. Di che cosa si tratta? Esso corrisponde a un documento attraverso il quale viene certificato il fatto che il pagamento è stato eseguito, e che può venire usato proprio per inoltrare la richiesta del bonus. Questo sistema di certificazione dei pagamenti a volte è addirittura il solo a disposizione per poter usufruire degli incentivi, in alternativa ai contanti che, da questo punto di vista, non sono ammessi. Il più significativo vantaggio che deriva dal ricorso a un bonifico parlante è rappresentato dalla possibilità di tracciare le operazioni del contribuente e del destinatario.
Infatti, una delle caratteristiche peculiari del bonifico parlante consiste nel fatto che esso contiene tutti i dati relativi alle operazioni svolte: non solo i codici fiscali dei soggetti coinvolti (o le partite Iva, se si tratta di aziende), ma anche la causale. Come viene spiegato nel valido approfondimento dedicato a questo tema dall’agenzia immobiliare online Dove.it, quando si inoltra la domanda per la fruizione di un bonus fiscale è necessario fornire tutte le informazioni che servono a certificare che le spese indicate sono state realmente sostenute.
Nel caso di lavori di ristrutturazione per esempio il bonifico parlante è indispensabile per accedere alle agevolazioni. Esso deve riportare il numero di partita Iva dell’impresa edile che ha fornito i servizi e ha svolto i lavori, in modo che possano essere effettuati in caso di necessità tutti gli accertamenti del caso in merito alla sussistenza dei requisiti. Da quest’anno, tra l’altro, tali requisiti sono divenuti più severi e vincolanti, il che ha comportato la necessità di più certificazioni.
È possibile eseguire un bonifico parlante avendo un conto postale o un conto corrente in banca. Si può scegliere se rivolgersi direttamente agli uffici o se, invece, procedere tramite web, ricorrendo a un bonifico parlante online. La differenza principale tra un bonifico ordinario e uno parlante riguarda la tipologia di informazioni riportate: nel primo sono indicati solo il codice Iban del destinatario, il soggetto che paga e la causale; nel secondo, invece, è necessario specificare anche la tipologia di agevolazione fiscale che viene richiesta e i dati identificativi della fattura, oltre – come detto – alla partita Iva e al codice fiscale dei soggetti.