Chiacchiere da bar…Whisky sour e co.

La categoria dei sour è la base della miscelazione oldschool ed è secondo me il modo migliore per esaltare un distillato o un liquore .I sour si basano su un equilibrio molto semplice ,da una parte il dolce dato dallo sciroppo di zucchero dall’altra una parte aspra data dal lime o limone che si fondono al distillato o al liquore scelto.Fanno parte di questa categoria :il Daiquiri,il whisky sour ,il vodka sour ,piscosour e tanti altri.
Ovviamente data la semplice struttura trina, zucchero-lime-distillato, l’ultimo elemento può essere variato a piacere dando vita, a seconda dei gusti e delle abitudini, a drink sempre diversi, seppur accomunati dalla stessa piacevolezza e da un discreto potere dissetante.Il Whisky sour è il capostipite di questa categoria di cocktail ,fu inventato dall’inglese Elliott Stubb nell’anno 1872 ad Iquique cittadina in passato appartenne allo stato Peruviano.Nel suo bar si divertiva a miscelare lo Scotch whisky con il lime e lo zucchero prodotti che abbondavano in Sud America ,unendo lo stile anglosassone ai prodotti del posto in un matrimonio organolettico che lo rese celebre fino ai giorni nostri .Con il tempo lo Scotch venne sostituito dal bourbon (whisky americano) e col tempo alcuni aggiunsero un ingrediente che mai ci sogneremmo di trovare nel nostro afterdinner :l’albume d’uovo ,che shakerato con il resto lega i sapori e soprattutto dona una fine e persistente schiumetta al drink. Proprio in quell’uovo rotto, rigorosamente con una sola mano, in un gesto rapido ed elegante, stava il fascino di questo cocktail ancestrale.Purtroppo l’uso del albume fresco negli ultimi trent’anni è stato vietato per il facile veicolarsi di malattie e quindi la ricetta I.B.A. (International BartendersAssociation) non ne codifica l’uso.Negli ultimi anni finalmente alcune aziende hanno messo sul mercato sciroppi di albumina ,prodotti sicuri che ne stanno finalmente risdoganando l’uso che resta comunque facoltativo.La vodka è certamente un sostituto valido e diffusissimo al Whisky ma anche il pisco, distillato di vino bianco di origine peruviana, risulta particolarmente apprezzato e, spinto dalla renaissance sudamericana, è sempre più consueto tra le mani dei frequentatori degli american bar più di classe.I sour non mettono limiti alla fantasia del barman, tutto diventa piu buono con un po’ di zucchero e limone, con o senza albume.