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CHIEUTI IN FESTA PER IL RITORNO DELLA “PASQUETTA”

Riproposto dopo la pandemia il tradizionale canto.

Chieuti: nella serata del 05 gennaio, è tornata un’altra tradizione chieutina legata alle festività natalizie, il canto della Pasquetta.

Gruppi armati di chitarre, tamburi, mandolini, fisarmoniche, violino e altri strumenti più rudimentali costruiti artigianalmente si uniscono verso l’imbrunire e iniziano a girare per il paese e tutto il circondario visitando le case,intonando le note di questa canzone ogni vigilia dell’Epifania.

Il canto annuncia la presentazione di Gesù Bambino e l’avvento dei Magi e si conclude con la richiesta di un dolcetto ai padroni di casa.

Appena conclusa la canzone tutti vengono invitati ad entrare e a consumare quanto offerto.

Prima di congedarsi il padrone di casa dona all’allegra compagnia anche del vino e del salame perché possano essere consumati quando i componenti del gruppo, piuttosto nutrito, si riuniranno in banchetto dopo la festa in un’abitazione privata.

Il canto è eseguito in lingua italiana solamente a Chieuti, forse tradotto dal dialetto pugliese-molisano, sembra però che sia stato conservato anche nella località di Santa Croce di Magliano (CB), dove si canta con un’altra melodia.

A Serracapriola certamente si cantava un tempo, tanto che lo storico De Luca, lo riporta in dialetto serrano nel suo testo del 1915.

Due erano i gruppi organizzati quest’anno che si sono riuniti davanti alla Chiesa di San Giorgio Martire cantando la Pasquetta per onorare Gesù Bambino.

Poi ognuno ha intrapreso il proprio viaggio lungo tutte le arterie del paese.

Molto sentita è stata la partecipazione della popolazione che dopo la pandemia ha potuto riascoltare questo canto che si porta in giro con tanta devozione ed emozione.

Per capire il senso di questa tradizione, per i curiosi e amanti delle tradizioni riporto il testo originale della canzone consegnato ai più giovani dal compianto Pierino Rubino:

LA PASQUETTA

BUONA SERA NOI QUISIAMO LIETE NUOVE VI PORTIAMO

CHE DOMANI E’ LA PASQUETTA SIASANTA BENEDETTA

Rit.: CHE DOMANI E’ LA PASQUETTA SIASANTA BENEDETTA

LA PASQUETTA CHE VUOL DIRE IL SIGNOR C’E’ L’APPARIREL’APPARIRE COI RE MAGI CONTRECENTOMILLEBACI

Rit.: L’APPARIRE COI RE MAGI CONTRECENTOMILLE BACI

QUANDO NACQUE GESU’ CRISTO INQUELL’ORA INQUELLA VISTA

ERA IL SEGNO CHE ANDAVA IN CIELO                                        ERA LUME PIU’ CHE V’E’

Rit.: ERA IL SEGNO CHE ANDAVA IN CIELOERA LUME PIU’ CHE V’E’

UNA LUCE UNA STELLA LUMINOSA CHIARA E BELLAARRIVAVA A UN CERTO LUOGO SI FERMAVALA STELLA UN POCO

Rit.: ARRIVAVA A UN CERTO LUOGO SIFERMAVA LA STELLA UN POCO

QUELLA SANTA COMPAGNIA CHEALLEGREZZA PERLA VIA E DICEVANOFRA DI LORO CHEERA NATO ILREDENTORE

Rit.: E DICEVANO FRA DI LORO CHE ERA NATO IL REDENTORE

SAN GIUSEPPE VICCHIARELLO CONIL BUE E L’ASINELLO

E CANTAVA CON AMORE CHE ERANATO IL SUOFIGLIOLO

Rit.: E CANTAVA CON AMORE CHE ERANATO IL SUO FIGLIOLO

LA BEFANA VIEN DI NOTTE PORTERA’LE SCARPE ROTTE

MENTRE NOI UN DON VOGLIAMO ALTRIMENTI                                         NONPARTIAMO

Rit.: MENTRE NOI UN DON VOGLIAMO ALTRIMENTI NON PARTIAMO SECONTENTI CI VOLETE UN DOLCETTO

CI DARETE MENTRE NOI LO RIPETIAMO BUONAPASQUA E SE NE ANDIAMO

Rit.: MENTRE NOI LO RIPETIAMO BUONA PASQUA E SE NE ANDIAMO STAVANOALLEGRI GLI UCCELLI A CANTAR

GESU’ BAMBINO DA CIELO CALAR (DUEVOLTE)

Giovanni Licursi

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