CHIEUTI: La Repubblica riconosce e valorizza le rievocazioni storiche: un nuovo disegno di legge per tutelare il patrimonio culturale italiano

Chieuti: importantissimo passo in avanti per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Il Senato della Repubblica ha presentato un disegno di legge volto a riconoscere e valorizzare le rievocazioni storiche come parte integrante del patrimonio culturale immateriale del nostro Paese. Queste manifestazioni, che mettono in scena momenti significativi del passato attraverso rappresentazioni artistiche basate su evidenze storiche, saranno promosse come fattori di crescita socio-culturale e sviluppo turistico.
Il disegno di legge prevede:
Il testo di legge prevede inoltre un Comitato tecnico-scientificoche garantirà la conformità storica delle manifestazioni e supporterà le iniziative di formazione e aggiornamento nel settore.
Con questo provvedimento, il Governo si impegna a preservare e trasmettere il patrimonio storico del nostro Paese, stimolando al contempo la crescita del turismo culturale e l’integrazione delle tradizioni locali nella moderna offerta culturale nazionale.
Importante l’intervento in aula della Senatrice Fallucchi che in merito alla questione dichiara: “Dopo venti anni di lacuna giuridica, anzi di assenza di un quadro regolatorio, garantirà la prima legge organica sulla rievocazione storica in Europa. E’ la prima legge quadro nazionale ed europea sulla rievocazione storica. Con questa legge la rievocazione storica diventa una politica attiva di valorizzazione delle città, delle storie, dei personaggi della comunità nazionale, degli usi e costumi di un popolo. Diventa un esempio, un paradigma esportabile in tutta Europa, di come tutelare, valorizzare e trasformare in economia e indotto turistico il patrimonio immateriale”, Dal momento che la rievocazione storica è un bene immateriale abbiamo abbinato anche una riforma che si aspettava da vent’anni, da quando, nel 2004, è stato fatto il Codice dei beni culturali e del paesaggio, il ‘Codice Urbani’. Con questa legge il parlamento dice al governo che deve realizzare entro 18 mesi il Codice dei beni immateriali recependo anche le indicazioni europee”.
Il primo firmatario della legge elenca i cambi radicali che il testo comporterà: “Finora solo alcune Regioni si erano dotate di una legge sulla rievocazione storica. Con questa legge, di fatto, dopo una lunga serie di audizioni delle associazioni di categoria e dei Comuni, si regolamentano queste manifestazioni andando anche a risolvere alcuni problemi. Nel 2017, con un emendamento che passò all’unanimità, feci istituire il Fondo nazionale per la rievocazione storica. All’inizio della legislatura lo avevamo già raddoppiato e adesso metteremo al vaglio del Mef, ma ormai manca solo la bollinatura, altri 2 milioni di euro. Dal censimento fatto dal Mic in tutta Italia le manifestazioni di rievocazione storica sono 1.500. Il bando ha avuto talmente tanto successo in questi anni che, per accedere ai fondi, c’è sempre una lista d’attesa. Ora dovremmo coprire quasi tutte le richieste. È una vera politica culturale che mette al centro la riscoperta delle identità locali e del territorio con i suoi borghi, castelli, dimore storica. Eventi culturali, turistici, enogastronomici che contribuiscono a creare un modello di turismo lento, consapevole e destagionalizzato perché legato all’evento storico”,
“Il disegno di legge, dice Costantina Tavani, consigliere comunale e dirigente di Fratelli d’Italia, rappresenta una pietra miliare per la tutela delle tradizioni locali, fondamentale per mantenere viva la nostra piccola comunità. In questo contesto, la figura di San Giorgio e il culto a lui dedicato assumono un ruolo centrale, poiché incarnano secoli di identità culturale, unendo il passato con il presente. Fin d’ora passi avanti sono stati fatti per la regolamentazione della tradizione, il futuro sarà preservare e promuovere queste importanti espressioni di valorizzazione e promozione, che non solo manterranno vive le radici culturali del nostro paese, ma rafforzeranno anche la coesione sociale di piccole realtà come quella di Chieuti, garantendo loro un futuro attraverso la trasmissione di saperi e valori alle nuove generazioni. Questa tutela giuridica offrirà nuove possibilità di protezione della nostra amata “corsa dei carri” come di tutte le celebrazioni e tutti i riti folkloristici legati al nostro Santo”.
Una svolta epocale che consente di guardare al futuro con ottimismo. Ora tocca all’Amministrazione comunale attivarsi per ottenere tutti i benefici che questa Legge prevede.
Giovanni Licursi



