Cimitero: La replica dei disabili alla risposta del Sindaco

La celerità con la quale il Sindaco di San Severo ha risposto al mio comunicato, mi porta a riflettere su quanto sia importante anche per lui il tema dell’ingresso dei disabili nel cimitero. Se è vero, infatti, che egli difende le sue idee, mostrando, da un lato, scarsissimo spirito democratico, dall’altro accentuato afflato autarchico, i disabili fanno correre veloce le proprie idee, mettendo loro le ali per volare alto. Nel ringraziare il Primo Cittadino per l’impegno a migliorare l’ordinanza n.59 del marzo scorso, ribadiamo che condividiamo il senso di civiltà di cui egli vorrebbe fosse intrisa la nostra Città; condividiamo anche il fatto che, di certo, la pedonalizzazione e la limitazione del traffico ne siano un emblema: proprio per questo motivo, chiediamo al Sindaco che, grazie a Dio, gode di ottima salute, di transitare “a piedi” in Piazza Municipio e di non entrare in automobile addirittura a Palazzo Celestini. L’esempio è il primo strumento di educazione e di emulazione per la cittadinanza! Sottolineiamo, inoltre, che le persone con accertata invalidità non sono solo i disabili in carrozzina. Invitiamo nuovamente il sindaco a leggere con attenzione il nostro comunicato e le nostre proposte: anche per noi è fondamentale limitare il traffico, ecco perché chiediamo l’organizzazione di un servizio navetta idoneo. Invitiamo il Sindaco a dare rispetto più ai bisogni dei vivi che dei defunti e se tanto interesse e riguardo nutre, come tutti noi, per chi ci ha preceduti nell’Aldilà, che si prenda cura anche della parte storica del nostro “Camposanto”, in stato di totale abbandono e rovina!
Ci sta a cuore che in tutta San Severo e non solo nel cimitero ci siano pari diritti e pari opportunità. Torniamo a evidenziare la necessità di abbattere le barriere architettoniche, di liberare le rampe dei marciapiedi. Chiediamo a tutti coloro che incappano in queste situazioni incresciose di denunciare, di chiamare le forze dell’ordine perché San Severo è della gente per bene, di quella che si sente unita sotto gli stessi campanili, dove le stesse campane suonano anche per chi non può ascoltarle!
Lidya Colangelo
Città Civile