CLAUDIA VOTA A SAN SEVERO
di MICHELE MONACO
CLAUDIA, giovane ex liceale sanseverese, passeggiando lungo Via Soccorso, incontra, nei pressi della Cattedrale, la sua maestra delle scuole elementari. Dopo i reciproci saluti affettuosi, la ragazza si rivolge alla sua vecchia maestra e le dice: “Ho compiuto 18 anni e per la prima volta mi appresterò a votare, per me è un atto di grande responsabilità. In questi giorni sento parlare di questo o quel personaggio, leggo soprattutto sui social media di programmi mirabolanti e sinceramente noi diciottenni della generazione 2000 siamo in confusione. Non voglio fare nomi, ma a me piacerebbe conoscere e scegliere i candidati per il loro vissuto, per quello che sono nella vita di tutti i giorni, per quello che fanno nel proprio lavoro, per quello che fanno nel volontariato e nel recupero di ragazzi non scolarizzati facili prede della cronaca nera. Invece sento ripetere da più parti che certi candidati hanno più probabilità di essere eletti in quanto dispongono di “TRUPPE CAMMELLATE”. Ma che strana espressione: che significa esattamente “truppe cammellate”? La vecchia maestra ha sorriso amaramente. Poi ha preso per mano la sua ex alunna e l’ha invitata a salire nella sua piccola ma decorosa abitazione di via Roma. Da una libreria a vetri ha estratto un libro, lo ha sfogliato e rivolgendosi alla ragazza le ha sussurrato: <<Vedi CLAUDIA, leggo sulla TRECCANI quanto segue: Nel corso della Prima Guerra Mondiale le forze britanniche impegnate sul fronte medio-orientale schierarono i fedeli MERCENARI (sottolineo mercenari) della “CAMEL CORPS DELL’IMPERIAL CAMEL BRIGADE”, vale a dire le “truppe cammellate”, truppe ‘trasportate a dorso di cammello’. L’espressione, in senso figurato, è stata recepita dal linguaggio giornalistico e politico per indicare sostenitori fedelissimi, CLIENTELE DI POLITICI che praticano disinvoltamente metodi clientelari. Dunque, l’espressione “truppe cammellate” è una metafora di notevole efficacia giornalistica che fu usata tempo fa, per la prima volta, dallo scrittore e giornalista GIAMPAOLO PANSA. Secondo me, il rischio che corre una giovane ragazza come te quando si avvicina alla politica – …anzi a certi personaggi della politica – è quello di vedere che la tua passione possa essere usata non per farti crescere, ma per prenderti in “ostaggio”, in quanto priva di un lavoro, di un futuro di lavoro ed illuderti usando il tuo voto per essere fedele ad uno spregiudicato o ad una spregiudicata mercenaria senza arte, né parte. L’unica raccomandazione che posso farti, cara CLAUDIA, è di non far parte mai di nessuna truppa cammellata. Nè cammelli, né dromedari>>.