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Coda di Gallo è il nuovo cocktail anti-crisi, l’idea di due fratelli sanseveresi che sfidano l’effetto tsunami del Covid sull’economia con tre drink pocket

Puglia da bere nella lattina per l’olio: Coda di Gallo è il nuovo cocktail anti-crisi

Due fratelli di San Severo sfidano l’effetto tsunami del Covid sull’economia con tre drink pocket

Apulia Cocktail Experience sceglie il galletto pugliese, emblema della rinascita e di buon auspicio

I classici più bevuti al mondo rivisitati in chiave pugliese, in comode lattine per l’olio: è Coda di Gallo, l’antidoto alla crisi targato Apulia Cocktail Experience. La drink list è composta da Bramble al Mirinello, Boulevardier al Limolivo, Margarita al Bergamotto. Ogni lattina contiene due cocktail, pronti da bere, da servire freddi o con ghiaccio, e da condividere magari con congiunti e affetti stabili.

Apulia Cocktail Experience – Una terra da bere è un bar itinerante che miscela la Puglia, adatto ad ogni tipo di evento, vincitore del concorso Pin – Pugliesi Innovativi, idea nata dalla passione di due fratelli di San Severo, Enzo e Anna Tamalio. Il progetto era nella fase di startup quando è scoppiata la pandemia.

“È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”, diceva Albert Einstein. Ispirati dal motto dell’iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia finanziata con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e del PO Puglia 2014/2020 – Sblocca il tuo futuro – hanno mixato le idee e gli ingredienti ed è nato Coda di Gallo, traduzione delle parole inglesi cock e tail, considerate una plausibile etimologia del termine.

Sulle lattine è raffigurato il tipico galletto pugliese, opera dell’artista di San Severo Domenico Miglio. La decorazione delle ceramiche locali è un simbolo di fertilità e prosperità: rappresentava Mercurio, messaggero degli dei, dio del commercio e del guadagno. Emblema della tradizione, è un portafortuna e un augurio di buon auspicio. “La rinascita di un nuovo giorno simboleggiata dal gallo, soggetto iconico dell’artigianato pugliese, un invito a celebrare la vita con un ottimo cocktail”, è la frase impressa sulle confezioni.

Enzo e Anna Tamalio hanno curato ogni dettaglio: le lattine richiamano un prodotto tipico del territorio e dell’agro di San Severo, l’olio, e sono riutilizzabili, oltre che oggetti d’arredo.

Il tris di cocktail, ready to drink, in pratiche confezioni, è un’idea per regalare a Natale un’esperienza pugliese. Gli appassionati possono tornare, così, a gustare anche a casa un cocktail preparato da un barman.

Grazie alla collaborazione con l’azienda Parente, che si occupa della produzione di prodotti tipici della Puglia e, in particolare, di conserve vegetali, si può scegliere anche il formato aperitivo, con le olive Peranzana. Coda di Gallo può essere prenotato sui canali social di Apulia Cocktail Experience ed è disponibile nella bottega KM0-buono, etico, solidale di San Severo, nata dal progetto di agricoltura sociale “Seminamenti”.

“È un’idea nata durante il primo lockdown – raccontano Enzo e Anna Tamalio – Poi una volta allentate le maglie delle restrizioni, animati dall’entusiasmo e dal desiderio di ripartire, l’abbiamo accantonata, e tra speranza e incertezza abbiamo iniziato a muovere i primi passi, riscuotendo anche incoraggianti successi con eventi e catering. Ma sul più bello, siamo stati fermati dalla seconda ondata Covid e abbiamo vissuto la frustrazione di tanti operatori del settore. Non volevamo arrenderci, ma dovevamo reinventarci e abbiamo rispolverato la nostra edizione limitata“.

È stata l’alba di un nuovo giorno. “In un mese e mezzo abbiamo realizzato l’idea grazie alla collaborazione con un’azienda di Torremaggiore, Carlucci Food, che si occupa anche della produzione di liquori tipici. Siamo partiti dai prodotti del territorio e abbiamo declinato i classici della miscelazione internazionale in chiave pugliese. Portiamo il mondo in Puglia e la Puglia nel mondo. È il nostro viaggio fuori dai confini regionali, anche quando il virus ci paralizza. Il tipico galletto pugliese – concludono Enzo e Anna – è un’immagine legata alla nostra infanzia: presente in tante case, come sulle stoviglie della nostra nonna, è un ricordo che abbiamo racchiuso in un’etichetta, portando gli affetti nel nostro progetto, come in un album di famiglia”.

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