Come nani sulle spalle di giganti… La Notte Nazionale del Liceo classico ad Apricena
L’IIS “Federico II” ha aperto le porte alla cittadinanza nel segno della cultura.
Una valanga di emozioni e sorrisi ha contraddistinto la Notte Nazionale del Liceo Classico dell’IIS “Federico II” di Apricena, che per la prima volta ha partecipato all’evento lo scorso 5 maggio, insieme ad altri 375 licei classici italiani. Bernardo di Chartres diceva che noi siamo «come nani sulle spalle di giganti», perché possiamo vedere più cose di loro e più lontane, ma non per più acume di vista o di ingegno, bensì perché siamo sollevati e portati in alto da questi “giganti”, ovvero gli autori antichi su cui si poggia la nostra conoscenza. Ebbene, la cultura, intesa come ‘condivisione’, è stata il fil-rouge della serata; condivisione di saperi, di intenti, nonché di sentimenti.
«La cultura non è tale, infatti, se non è collettiva e partecipata, ovvero se non si interpreta in termini di ‘trasmissione’ culturale, che è l’obiettivo del “Federico II” di Apricena. La cultura è per la nostra scuola ‘coltivazione’ di talenti con cura e assiduità, affinché le giovani menti fioriscano e fruttifichino. Orbene, fuor di metafora, la Notte del Liceo classico è stata dimostrazione tangibile della perspicacia e della tenacia dei nostri studenti che hanno posto in essere performance di alto livello e differenziate tra loro, legate (come richiesto dal Comitato nazionale) al tema della ‘pace’ e del rispetto di sé e dell’altro» sono le parole della Dirigente, prof.ssa Alessia Colio.
Dalla drammatizzazione scenica dell’Antigone di Sofocle (che pone lo spettatore dinanzi all’assurdità di una guerra fratricida,vista dalla prospettiva di una sorella) alla riscrittura in chiave contemporanea della Pace di Aristofane, alle poesie in lingua inglese Dulce et decorum est del poeta Wilfred Owen (che parte da un verso latino del poeta Orazio per riagganciarsi al tema di guerra/pace) e I Many Times Thought Peace Had Come di Emily Dickinson, nonché alle canzoni Where have all the flowers gone e Imagine, sempre attinenti alla tematica. A ciò si sono aggiunte altre performance nel segno dell’interdisciplinarità, come la dimostrazione di tiro con l’arco, partendo dal mito delle Amazzoni, o la realizzazione di creme di bellezza nel laboratorio di chimica, seguendo i dettami dei Rimedi di bellezza del poeta latino Ovidio, oppure ancora la dimostrazione eseguita con la piattaforma zSpace di vulcani e terremoti, a partire dal racconto dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., contenuto in Plinio il Vecchio, coniugando scienza e letteratura latina. Il tutto rivisto e riletto in chiave di ricezione e fortuna della cultura classica greco-latina e non solo; presentato mediante exploit avvincenti, lontani dalle solite spiegazioni/lezioni cattedratiche ma basati su una conoscenza condivisa e pluridisciplinare, rendendo ‘viva’ la letteratura greco/latina attraverso l’arte, la musica, la recitazione, la comicità… La Notte del Liceo classico, dunque, non è una semplice manifestazione di talenti bensì l’acme della creatività degli studenti che hanno saputo cogliere a 360 gradi nuove strategie di comunicazione e di ricezione dell’antico, dimostrando come anche la cultura può essere accattivante se, dopo più di duemila anni, è ancora capace di suscitare ‘curiositas’.
La Notte Nazionale è stata un momento unico, inoltre, poiché ha saputo raccogliere attorno a sé l’entusiasmo non solo degli studenti ma anche di docenti, genitori, cittadini di tutte le età, che hanno partecipato come comunità all’interno di una scuola ‘aperta’ e accogliente nel pieno senso del vocabolo; hanno partecipato, inoltre, anche alcuni neoiscritti per il futuro anno 2023/2024, tanto che si è deciso di dedicare anche a loro uno spazio; un momento per esprimere il proprio talento e il proprio omaggio alla cultura classica, che è stato ben recepito dalla futura allieva Chiara C. L. che ha esordito con una performance al pianoforte per poi continuare con la recitazione di una poesia scritta di sua mano.
L’evento si è concluso con la recitazione, in contemporanea in tutti i licei d’Italia che hanno aderito all’iniziativa, di un passo delle Argonautiche di Apollonio Rodio, in cui attraverso il personaggio di Medea vengono messi in luce quelli che sono i conflitti interiori più profondi dell’essere umano.
Più che positivo il bilancio della serata, conclusasi con un buffet a tema, che ha visto una folta partecipazione di pubblico; segno che l’impegno profuso ripaga e che la cultura classica è ancora ‘viva’