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San severo: con la pronuncia della Cassazione Bonaventura Morris Miki è tornato in libertà

Con riferimento al procedimento penale della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nn. 5671/2022 R.G.N.R. e 5636/2022 R.G. Gip, a carico di Bonaventura Morris Miki ed altri, instauratosi in seguito ai noti fatti di sangue avvenuti a San Severo nell’estate 2020, afferenti l’omicidio di Anastasio Matteo e Bonaventura Luigi Ermanno, che è intervenuta in data 16.11.2023 ancora una pronuncia della Suprema Corte di Cassazione; i Giudici della Prima Sezione Penale accogliendo il ricorso della difesa hanno annullato senza rinvio la decisione del Tribunale della Libertà di Bari che, in sede di appello (ex art.310 c.p.p.) proposto dal Pubblico Ministero, aveva riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso, per il reato di porto di armi contestato al Bonaventura Morris ed afferente un episodio che si assume accaduto la sera del 18.02.2022 presso il locale-discoteca Morrison di San Severo, aggravante che era stata originariamente esclusa dal GIP distrettuale in sede di applicazione di misura cautelare.
Pertanto, la Suprema Corte in riferimento alla posizione del Bonaventura Morris Miki, ultimo dei coimputati ancora ristretto in carcere, ha ritenuto non ricorrente l’aggravante del metodo mafioso per i fatti contestatigli al capo 11 ed ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale della Libertà di Bari emessa a suo carico il 22.05.2023.
In conseguenza della pronuncia della Cassazione l’interessato è tornato in libertà poiché, stante la minor gravità del fatto, ormai risultavano decorsi i termini massimi di custodia cautelare.

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