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Conclusa la prima tappa di FestambienteSud che ha toccato Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo.

Il protagonismo dei territori nella necessaria rivoluzione energetica, nella costruzione della pace e nella gestione del patrimonio culturale al centro della prima tappa di FestambienteSud che ha toccato Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo.

È partita alla grande la XVIII edizione di FestambienteSud con la tappa iniziale che dal 15 al 17 luglio ha toccato Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. Cammini, forum e concerti hanno animato le prime tre giornate del festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia, inaugurato nel museo di Grotta Pagliacci a Rignano Garganico, il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano.

Momento centrale della prima tappa di FestambienteSud è stato l’incontro “Pace e Rinnovabili” – tema della XVIII edizione del festival – promosso da Legambiente, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo. «La pace si costruisce rimuovendo i pretesti per le crisi internazionali e gran parte delle guerre degli ultimi decenni sono state per il gas e per il petrolio. La svolta rinnovabile potrà rappresentare, in questa direzione, anche un contributo per una pace strutturale e duratura, occorre però assecondare la svolta nella cultura imprenditoriale, con un cambiamento di rotta nelle istituzioni che devono accelerare i processi autorizzativi rendendo più facile la rivoluzione energetica e nel contempo occorre promuovere il protagonismo dei territori», ha riassunto il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, cui fa eco Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore affermando come «il protagonismo delle comunità si libera cogliendo che soggetti del terzo settore, dei corpi sociali e delle imprese debbano convergere verso l’obiettivo di rendere la produzione di energia come una opportunità per le comunità locali. Le forze vive del territorio sono oggi escluse dalla produzione energetica, mentre un futuro rinnovabile mette in campo forze sociali nuove e produce ricchezza ed economia nei territori». Nel corso del forum è emerso con forza il potenziale di questo protagonismo, con gli investimenti del mondo delle imprese, la centralità dei piccoli comuni, le iniziative della chiesa cattolica e dell’associazionismo nella costruzione delle comunità energetiche. Oltre a Pallucchi e Zampetti, all’incontro sono intervenuti Michele Crisetti, sindaco di San Giovanni Rotondo; Michele Giuliani, direttore generale – Casa Sollievo della Sofferenza; Davide Giove, presidenza nazionale Arci; Massimiliano Arena, responsabile della pastorale sociale cella Diocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo; Lucilla Parisi, sindaca di Roseto Valfortore; Daniela Salzedo, direttore Legambiente Puglia.

È stata una tre giorni di avvio di FestambienteSud all’insegna dei cammini, del confronto e della buona musica, premiata dal pubblico che ha partecipato numeroso e con grande coinvolgimento.

«Abbiamo scelto di partire da Grotta Paglicci perché ha una straordinaria importanza per ricostruire la storia europea di homo sapiens, per poi animare lo straordinario convento di San Matteo e la chiesetta di San Giovanni Battista detta la Rotonda», ha dichiarato il direttore Franco Salcuni, che ha aggiunto: «Dopo questi primi tre comuni continueremo toccando i luoghi più significativi secondo il percorso “Gargano Sacro, la cultura è in cammino”, che si anima con gli eventi del festival».

Durante i primi tre giorni di FestambienteSud l’itinerario culturale – sostenuto dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia, che attraversa il Gargano all’insegna della storia, del sacro, della natura e del paesaggio – ha portato i partecipanti, guidati da Domenico Sergio Antonacci, alla scoperta di Dolina Centopozzi, tra le più estese del promontorio garganico nel territorio di Rignano; del bosco Fajarama, in territorio di San Marco in Lamis, costituito da una folta vegetazione che vede la presenza dei faggi e di numerose tracce di attività tradizionali come la raccolta della neve e la produzione di carbone; del percorso periurbano di San Giovanni Rotondo.

«Rignano ha avuto il piacere di aprire FestambienteSud, la più importante rassegna della Capitanata. Questa è per noi un’occasione di rilancio del Gargano “periferico” che dobbiamo valorizzare sempre di più», ha affermato il sindaco di Rignano Luigi Di Fiore.

Del patrimonio culturale e del protagonismo delle comunità si è parlato durante il forum promosso da Legambiente nella cornice di FestambienteSud, andato in scena presso il Laboratorio Arte Facendo di San Marco in Lamis. Tanti i soggetti chiamati in causa per un momento di confronto volto ad analizzare e trovare proposte affinché il rapporto tra cittadini, associazioni, imprese e istituzioni possa dare un senso nuovo al concetto di valorizzazione. «Una comunità è fatta dalla comunità», ha sostenuto Padre Stefano De Luca, sottolineando la necessità di cambiare mentalità attraverso una rivoluzione culturale comunitaria. «Un bene culturale se non è generativo non è tale», ha affermato durante il suo intervento su “I presidi religiosi e la valorizzazione del patrimonio”. E, infatti, la convenzione di Faro affida alle comunità il compito di riportare il patrimonio nell’orizzonte vivo della partecipazione e della cura, auspicando che essi siano la chiave del rapporto tra i cittadini e i beni culturali, materiali e immateriali. «Abbiamo una serie di attrattori che hanno in sé un’anima culturale. Dobbiamo dare valore al territorio mettendoci insieme e cercando di coinvolgere l’intera cittadinanza», ha detto l’assessore alla Cultura di San Marco in Lamis Sacha De Giovanni. Al confronto – cui ha preso parte anche il sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla – hanno contribuito Gianfranco Piemontese, consigliere della Fondazione Monti Uniti di Foggia con “Le fondazioni culturali e il patrimonio di Capitanata”; Carla Bonfitto con “L’esperienza di Pagine d’autore, cuori Aperti e Città che legge per la crescita socio-culturale del territorio”; Gian Piero Villani con “Le scoperte del gruppo Speleo Team Montenero e la masseria didattica”; Laura Pirro con “Il patrimonio culturale tra comunicazione, marketing, design e rigenerazione dei territori”; Giovanni Russo con “La Gestione Forestale Sostenibile: fra tutela e sviluppo socio-economico dei territori montani”.

A caratterizzare la prima tappa del Festival sono stati anche i bellissimi e suggestivi concerti, premiati da una folta e qualificata partecipazione di pubblico.

A Rignano Garganico Carmen Souza ha cantato con la consueta intimità, sensualità e vivacità, affiancata dal suo produttore e mentore Theo Pascal, uno dei migliori bassisti del Portogallo. Nel chiostro del Convento di San Matteo a San Marco in Lamis l’ingegnoso e originalissimo Mauro Ottolini ha dato vita a “Nada Mas Fuerte” con il quintetto composto da Vanessa Tagliabue Yorke (voce), Thomas Sinigaglia (fisarmonica), Marco Bianchi (chitarra classica), Giulio Corini (contrabbasso) e Paolo Mappa (batteria). La Villetta di Sant’Onofrio a San Giovanni Rotondo ha visto, invece, protagonista Fabrizio Bosso accompagnato da Tommaso Perazzo al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.

FestambienteSud continua con la prossima tappa in programma dal 21 al 24 luglio a Monte Sant’Angelo.

Michele Crisetti, sindaco di San Giovanni Rotondo, ha ribadito «l’invito a rafforzare la presenza del festival nella città di San Pio e la disponibilità della comunità di San Giovanni Rotondo a diventare uno dei presidi permanenti di FestambienteSud».

Il festival prosegue con quattro giorni nella città UNESCO di Monte Sant’Angelo, con forum, concerti, cammini e molte sorprese, dal 21 al 24 luglio. Per maggiori informazioni sul programma www.festambientesud.it.

FestambienteSud è promossa da Legambiente e organizzata sotto la direzione del circolo Legambiente FestambienteSud di Monte Sant’Angelo, con il sostegno organizzativo di Legambiente Puglia e di Legambiente lo Sperone di San Giovanni Rotondo.

I media partner sono la RAI e la Nuova Ecologia.

Il partenariato sociale ed economico del festival coinvolge i sei comuni ospitanti di Vieste, Mattinata, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Rignano Garganico e San Marco in Lamis, l’Acquedotto Pugliese, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Confindustria Foggia, Federalberghi Foggia, l’associazione Mecenate ’90, la società Vivilitalia, l’IPEOA Enrico Mattei – Vieste.
Gode del patrocinio dell’Ambasciata del Brasile in Italia, del presidente della Regione Puglia e il sostegno dell’assessorato all’Agricoltura per un progetto speciale di FestambienteSud denominato Agri.cultura.

Importanti anche i numerosi soggetti che sponsorizzano il festival e che compongono il partenariato tecnico per i quali rimandiamo ai materiali ufficiali e al sito del festival.

Info: festambientesud.it.

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