CONFERENZA ‘ANTEA’ SULLE TRUFFE AGLI ANZIANI

di MICHELE TAURISANI
Il 18 maggio, nei localidell’ANTEA, si è tenuta una conferenza su un tema attuale che riguarda gli anziani o, comunque, tutti coloro che, non avendo la forza e l’astuzia per difendersi, sono vittime di truffe, furti e rapine che provocano un danno materiale e, soprattutto, morale. Chi subisce tali violenze prende coscienza della propria incapacità di difendersi causando ricadute psichiche e spirituali. È un problema del mondo d’oggi in cui le fasce deboli sono oggetto di attacchi perseguiti con una costante e accanita perversa intelligenza da parte di parassiti che ne approfittano. Quindi si configura la necessità che il problema venga percepito ampiamente e strutturalmente da ogni contesto sociale e dai vari strati della popolazione, specie di quelli socialmente e culturalmente esposti ai vigliacchi attacchi della delinquenza. È opportuno che la conoscenza di questo fenomeno sociale avvenga attraverso le più sofisticate tecniche della comunicazione e della pubblicità. Lo sta facendo in modo egregio il poliziotto per professione e scrittore per necessità e vocazione VINCENZO TANCREDI attraverso le sue pubblicazioni “Io non abbocco” e “In bocca al lupo”. Egli sta cercando di trasmettere la sua ricca esperienza acquisita nel periodo della sua militanza nella sezione delle “fasce deboli” a Torino, nei suoi libri egli fa una scrupolosa e dettagliata descrizione degli stratagemmi impiegati per truffare gli anziani. La sua notevole esperienza su un argomento così sensibile, quale è quello della difesa delle fasce deboli, non può non essere messo sulla ribalta di una scenografia esistenziale in cui il rigore morale, la saggezza, il senso etico dell’azione umana viene completamente contrastata da una patologica e spregiudicata volontà di stravolgere e distruggere. Il poliziotto scrittore, come è facile constatare, ha “le mani in pasta”, ha una visione plastica del problema in tutti i suoi aspetti, dall’ideazione alla realizzazione pratica, metodologicamente macchinosa e imprevedibile. Eglisi è reso conto che le persone semplici, pacifiche, non sempre mentalmente lucide, rimangono sconvolte e disorientate. L’autore fa una casistica dei criminali che, prima di entrare in azione, si mimetizzano, cioè assumono comportamenti esteriori ed interiori più che normali per non destare dubbi e apparire persone degne di fiducia e di rispetto. E allora tutti, proprio tutti, dobbiamo dare la dovuta importanza a una così seria contingenza scaturita dal mondo che ci appartiene e che fa parte ormai della nostra quotidianità. Sarebbe lesivo per tutti, soprattutto per coloro che assumono lo scettico atteggiamento che induce a pensare che “certe cose a noi non possono accadere”. Dobbiamo essere sempre pronti di fronte al pericolo di finire“in bocca al lupo” per gridare subito e con forza “crepi il lupo!”.Sono intervenuti il presidente provinciale dell’ANOLF-CISL DIEGO de MITA, il presidente provinciale dell’ADICONSUM-CISL GIOVANNI D’ELIA ed ha concluso il Segretario provinciale della FNP-CISL NICOLA CIOCIOLA, mettendo in risalto l’impegno del sindacato pensionati nel difendere le persone più deboli, in particolar modo proprio i pensionati.