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Confesercenti, cassintegrazione in deroga fino al 31 dicembre 2013 Accordo raggiunto alla Regione tra organizzazioni sindacali e di categoria

Le imprese potranno presentare domanda di Cassaintegrazione in deroga per il periodo 1° luglio – 31 dicembre 2013 e per un massimo di sei mensilità. E’ quanto prevede un Accordo sottoscritto a Bari, presso il Servizio Politiche per il Lavoro della Regione Puglia, a cui hanno

 

partecipato tutte le organizzazioni sindacali, imprenditoriali e di categoria tra cui la Confesercenti. Presente anche l’assessore regionale al lavoro, Leo Caroli. «Al fine ri risolvere specifiche crisi di settore e aziendali – si legge nell’intesa che trasmettiamo in allegato – le parti riconosc ono alla Regione, anche per i precedenti periodi del 2013, la facoltà di autorizzare trattamenti di Cassaintegrazione in deroga, al di fuori delle ipotesi indicate nell’Accordo, sulla base di specifici atti adottati a livello regionale, nella misura del 5% delle risorse assegnate dal Ministero, in coerenza con quanto previsto nel documento condiviso tra le Regioni e P.A. Per la gestione degli ammortizzatori in deroga 2013 nel corso del Coordinamento tecnico del 30 gennaio 2013».
Stabilite anche le modalità. «Con riguardo alla mobilità in deroga – si legge ancora nel documento – le parti concordano di prevedere la possibilità di presentare domanda per una proroga fino a sei mesi, in capo a coloro che alla data del 30 aprile 2013 risultino in mobilità di deroga, ferme restando tutte le preclusioni e le decadenze di cui all’Accordo. In particolare, si conferma che, come già previsto nell’Accordo, ciascun lavoratore potreà godere al massimo di 24 mesi di trattamento di indennità di mobilità. Viene parimenti concessa la possibilità di presentare nuove istanze di mobilità in deroga, fermi restando i requisiti di cui all’Accordo, a partire dal 1° luglio 2013 per uan durata massima di sei mensilità». Le domande di Cassaintegrazione in deroga e di mobilità in deroga non saranno istruite, autorizzate e liquidate, se non ci saranno ulteriori e idonei stanziamenti da parte del Governo e comunque con relativa copertura finanziaria.

 

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