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Congresso 21 ottobre 2017 Partito Democratico San Severo Mozione >> M.Ianzano Candidato Segretario Partito Democratico San Severo<<

William James, il grande filosofo americano, una volta disse:

“… iniziate ad essere ora quello che vorrete divenire d’ora in avanti”; vi chiederete ma come …

la più grande guida del nostro iniziare ad essere è l’immaginazione, ovvero, l’abilità di saper scegliere tra le possibilità che ci vengono offerte;

avere immaginazione, richiede coraggio e impegno, ma allo stesso tempo ci dona speranza, la speranza di poter decidere il nostro destino e che le decisioni che prendiamo, si confermeranno giuste in futuro.

Per quanto possiamo essere sopraffatti dal mondo, possiamo anche trarne speranza, dalla sua bellezza, dalle promesse, dal semplice fatto che possediamo il talento d’immaginare il nostro futuro in mezzo a tutte le possibili vite che scorrono d’avanti ai nostri occhi, dobbiamo immaginarcele bene le nostre vite, dobbiamo impegnare la nostra coscienza … la coscienza è la voce di DIO e la natura è il cuore degli uomini.

1. Politica

Da alcuni anni, è cresciuto il numero dei cittadini che hanno la sensazione di aver perso il controllo sul proprio destino, di essere in balia di un sistema che riduce la possibilità di ciascuno di influire sulle circostanze della propria vita.

La politica tradizionale non ha saputo dare importanti risposte a queste preoccupazioni, soprattutto in questa città ed in questo territorio.

La democrazia è il sistema che, meglio di qualunque altro, permette a una comunità di determinare il corso della propria esistenza, spetta ancora alla politica il compito di immaginare e realizzare una via di uscita. Se l’investimento simbolico nella politica non è più vivo e forte come una volta, essere democratici significa proprio lavorare per riattivarlo. Perché solo all’interno di questo sforzo collettivo si può sperare di ritrovare le energie morali, intellettuali e politiche per provare a compiere, tutti insieme, il salto che serve dal passato verso il futuro.

2. Partito Democratico di San Severo

Il Partito Democratico è l’unico partito che ha dimostrato di avere un sistema democratico al suo interno per scegliere la propria classe dirigente; ne è la dimostrazione quello che è avvenuto negli ultimi anni a livello nazione e quello che stiamo vivendo in queste ore con la celebrazione di questo congresso. La dimostrazione è proprio la mia candidatura, sono una persona del popolo, uno degli ultimi e pure ho la possibilità di poter esprimere la mia candidatura. La democrazia è qui.

Il compito che abbiamo, è quello d’indicare verso cosa vogliamo portare il Partito Democratico di San Severo.

Innanzitutto è importante parlare del luogo. Il luogo è uno spazio emotivamente vissuto. Il luogo acquista importanza per i sentimenti, i ricordi e le suggestioni che trasmette al singolo individuo, attraverso modalità del tutto personali. Il luogo si carica di una moltitudine di significati e simboli che concorrono a crearne l’esclusività e a definirne il Genius loci: lo spirito, il carattere, l’anima di un luogo, l’atmosfera che si respira, i colori, gli arredi, gli odori, i suoni, o la parlata della gente che vi abita; individuando, così, le caratteristiche socio-culturali del quadro ambientale, la sua identità.

Ed è per questo che sarà opportuno, senza cancellare la memoria, attivare un restyling del circolo di Corso Leone Mucci, se ci sarà concesso di utilizzarlo e comunque sarà nostro dovere attivare tutti i processi indispensabili per riattivare la sede storica in Via Carmine Ripoli; lo dobbiamo a tutti i militanti che con tanti sacrifici hanno fatto donazioni per acquistare quella sede. Bisognare rendere il circolo o i circoli attrattivi per i giovani, rendi gli ambienti più luminosi con pannellature comunicative e renderli multimediali, come il progetto del circolo multimediale proposto dal sottoscritto già da tempo, affinché i giovani e tutti noi possiamo intraprendere azioni nuove di comunicazione verso la città.

Potevamo preparare un dossier di 1000 pagine, potremmo parlare di mille questioni, sicurezza, rifiuti, ambiente, immigrazione, sociale, amministrazione comunale e tante altre tematiche, ma non parlerò di nulla di tutto questo, o meglio, parlerò di tutto questo attraverso l’unico vero filo

conduttore di cui noi tutti ci riempiamo la bocca e nessuno ne indica la strada. È ciò che ha sempre caratterizzato il nostro partito, è ciò di cui io ho sempre parlato ed indicato la strada e lo farò anche qui stasera. Il filo conduttore di tutte le tematiche è il LAVORO!

Chi si candida a Segretario del Partito Democratico di San Severo ha l’obbligo d’indicare la strada da intraprendere per attivare le azioni da mettere in atto per innescare il processo di creazione di posti di lavoro.

3. San Severo e l’Alto Tavoliere

Voglio raccontarvi una storia vera.

Mia nonna paterna di nome Sipontina ed originaria di Barletta, insieme a mio nonno paterno omonimo, originario di San Marco in Lamis, se non anche il caro Giuseppe Spinazzola, mio cliente di diversi anni fa, originario anch’esso dal centro della Puglia, mi raccontavano l’arrivo nelle terre dell’Alto Tavoliere presso San Severo nel dopoguerra. Quando la guerra e la miseria la fecero da padrona, fuggirono a piedi verso altre terre per cercare pace e pane per le proprie famiglie. Nell’arrivo nel cuore dell’Alto Tavoliere, San Severo, rimasero sbalorditi per la ricchezza dei campi che man mano andavano a trovare; grandi campi di grano, distese di vigneti ricchi di uva, grandi uliveti. Mi raccontavano che al loro sguardo, piansero per tanta ricchezza che trovarono in quella distesa che tra il promontorio carsico del Gargano ed i monti Dauni loro la definirono “Conca d’oro”.

In questa valle, da allora ad oggi, la classe dirigente politica tutta, in modo trasversale, ha dimostrato il suo fallimento; il risultato è sotto gli occhi di tutti.

4. Infrastrutture e industrializzazione agroalimentare

Per quanto altre scuole di pensiero sostengano il contrario, la nostra ricchezza rimane l’agroalimentare, il paesaggio la nostra cultura e le nostre tradizioni. Ed è soprattutto sull’agroalimentare che si dovevano attivare da 40 anni, azioni per sviluppare il territorio, attraverso una Pianificazione Strategica per lo Sviluppo locale; realizzando infrastrutture per favorire l’industrializzazione nell’agroalimentare e suo indotto. Dobbiamo recuperare un gap di 40 anni; c’è un grande lavoro da fare, ma ce la faremo. L’individuazione dell’area industriale di tutto l’Alto Tavoliere è e deve essere sulla SS16, strategica posizione geografica.

5. Turismo e promozione territoriale

In questa valle, dobbiamo lavorare con forza e determinazione per realizzare la “Feast of the valley of food, wine and culture” – “Festa della valle dell’alimentazione, del vino e della cultura” dell’Alto Tavoliere … Far conoscere in tutto il modo il territorio e le sue ricchezze; un percorso itinerante per tutti i suoi comuni; una festa di 9 giorni, in cui si promuove il territorio al mondo. Un percorso itinerante in ogni cittadina dell’Alto Tavoliere. I primi nove giorni di settembre e/o maggio, da San Severo parte ed a San Severo chiude, passando per Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti, Lesina, Poggio Imperiale ed Apricena. Un giornata dedicata ad ogni cittadina, dove si mette in mostra la cultura il food e wine della città e del territorio; con iniziative

culturali e musicali e di spettacolo, anche pirotecnico. Attrarre il mondo con buyer nell’Alto Tavoliere e portare con promotori a pubblicizzare questo evento in tutto il mondo.

Sociale e il bello nella città

La nostra città ha raggiunto un livello di degrado impressionante. Rimango sempre con la convinzione che bisogna partire dalla “teoria delle finestre rotte”. È quella teoria criminologica sulla capacità del disordine urbano e del vandalismo di generare criminalità aggiuntiva e comportamenti anti-sociali. La teoria afferma che mantenere e controllare ambienti urbani reprimendo i piccoli reati, gli atti vandalici, la deturpazione dei luoghi, la sosta selvaggia, ecc., contribuisce a creare un clima di ordine e legalità e riduce il rischio di crimini più gravi. Ad esempio l’esistenza di una finestra rotta (da cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale. La teoria fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali di James Q. Wilson e George L. Kelling negli Stati Uniti.

Questa teoria va supportata portando il bello dove il bello non c’è, attraverso azioni di riqualificazione urbana.

Inoltre vanno attivati quei processi di modifica dei comportamenti attraverso l’adozione di un gruppo di lavoro permanente, costituito da sociologi, psicologi, educatori ed esperti di comunicazione, che identifichi ed elabori le azioni formative e non da mettere in atto nella città, in tutti gli ambienti sociali, per cercare di far diventare finalmente questa città civile.

Conclusioni

Chi condividerà questa idee di base, potrà attivare insieme a noi quel tavolo di concertazione del centro sinistra, per definire la nuova piattaforma politico – programmatica da adottare per le prossime amministrative.

Cancellate la parola impossibile ed iniziate a dire È POSSIBILE!

AVANTI, insieme.

Matteo Ianzano Candidato Segretario Partito Democratico di San Severo Congresso 21 ottobre 2017

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