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CONTINUA L’ESODO DEI NOSTRI MIGLIORI CERVELLI E IL NOSTRO PAESE SI IMPOVERISCE DELLA MIGLIORE CULTURA

Abbiamo ricevuto in Redazione questa lettera del dr. MARCO MEZZINA, un altro dei nostri tanti giovani che per l’università e dopo la laurea abbandonano la nostra San Severo e spesso la nostra Italia per veder riconosciuto il loro valore socio-culturale all’estero. È un problema che abbiamo trattato tantissime volte senza però trovare una politica di ogni livello disposta ad ascoltare questo doloroso grido di dolore. Ci auguriamo che, prima o poi, qualche ‘solone politico’ nostrano decida di interrompere questo stillicidio umano prima che socio-culturale ponendo mano ad una riforma moderna delle leggi in vigore per cambiare una misera realtà nazionale e locale. Ecco l’accorata lettera del dr. MARCO MEZZINA: “Salve, mi presento, sono Marco Mezzina, sanseverese doc e Vi contatto per offrirvi uno spunto editoriale in merito al tema della fuga di cervelli dalla capitanata e dall’Italia. Sono stato, fino ad un mese fa, uno studente di laurea magistrale in Intelligenza Artificiale (specialistica di Ingegneria Informatica) all’università di Modena e Reggio Emilia. Mi sono laureato con il massimo dei voti e il mio interesse per la ricerca scientifica, di professione, mi ha indotto a cercare delle soluzioni per fare ciò che desidero nel nostro paese, un dottorato di ricerca (PhD) a sfondo aziendale della durata di 3 anni. Purtroppo ciò non è stato possibile, in Italia lo stipendio di un dottorando è di 1100€ (pubblico o privato) ed è utopistico vivere in una qualsivoglia città italiana e costruire una propria indipendenza economica con un simile stipendio. Ho cercato quindi conforto all’estero, perché son testardo e desidero fare ciò che ho sempre sognato, infatti ad ottobre partirò per il Belgio. Il governo belga ha deciso di finanziare un mio progetto di dottorato, a sfondo medico-ingegneristico, dal valore di 450.000€ riguardante l’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale nella Robotica Chirurgica (su operazioni cliniche per l’asportazione dei tumori). Ho dei sentimenti ambivalenti, sono estremamente felice per questo successo, ma anche logorato dall’impossibilità di creare ricchezza economica e intellettuale per il mio paese. In questi mesi ho raccolto diversi feedback da miei colleghi universitari e mi faccio portavoce di un pensiero condiviso. La domanda esistenziale che vorrei sollevare è “Come faremo a progredire quale paese d’eccellenza (qualità della quale ci vantiamo) se le menti più brillanti sono indotte a cercare futuro professionale al di fuori dei confini nazionali?” Se volete un confronto su questa tematica potete contattarmi. Spero che la mia critica sociale non passi inosservata e che si parli bene di San Severo, perché di gente in gamba ce n’è.”
