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Contrastare i predoni di olive e tutelare il reddito degli agricoltori locali – Umberto Porrelli chiede un tavolo tecnico

Crisi economica e disoccupazione dilagante preoccupano il mondo agricolo che teme la ricomparsa dei predoni delle olive. Terminata la vendemmia le aziende agricole si stanno organizzando per avviare la raccolta delle olive da trasformare in olio. Un appuntamento che però desta preoccupazione tra gli agricoltori del territorio che temono la ricomparsa dei malintenzionati che di notte compiono raid nelle campagne facendo razzie di olive.

“È già accaduto in passato – spiega Umberto Porrelli, vice presidente regionale Alpaa Cgil-, e non vogliamo che agli agricoltori locali il lavoro di un anno possa essere rubato in una notte. Per questo motivo riteniamo importante che le forze dell’ordine, in sintonia con i consorzi di vigilanza, si organizzino per scongiurare tale pericolo”.

Sarà la crisi economica, o la disoccupazione, sta di fatto che ogni anno il periodo della raccolta delle olive e della molitura sono accompagnati sempre da razzie nelle campagne e furti nei garage per appropriarsi di taniche di olio nuovo. “Una operazione importante – aggiunge Porrelli – per scongiurare tale rischio potrebbe essere rappresentata da un protocollo di intesa con i frantoi locali. Infatti se i privati si impegnano a molire solo il prodotto certificato dalla presenza del fascicolo aziendale dell’agricoltore, i predoni potrebbero desistere dall’intento. Una iniziativa che andrebbe coordinata dalle istituzioni e dalle forze sindacali”. Inoltre secondo il rappresentante sindacale andrebbero coinvolti i comandi delle forze dell’ordine. “Questi episodi – conclude il vicepresidente regionale Alpaa CGIL, Umberto Porrelli – si verificano soprattutto durante la notte. Pertanto allestire posti di blocco e controlli agli ingressi della città potrebbe contribuire a ridurre il fenomeno”. Al fine di salvaguardare il reddito annuo delle famiglie agricole della città l’Alpaa ha chiesto all’amministrazione di farai promotrice di un tavolo di confronto tra le parti coinvolte per organizzare una task force finalizzata a prevenire il fenomeno.

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