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COVID-19, GATTA (FI): “NECESSARIO EFFETTUARE I TAMPONI SU PERSONALE SANITARIO”

Nota del vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia.

“Stanno conducendo in prima linea la dura battaglia contro il Coronavirus, hanno famiglie da cui tornano dopo la giornata di lavoro ed hanno il sacrosanto diritto di sentirsi protetti sul posto di lavoro, per tutelare se stessi, i propri cari ed anche i pazienti che assistono in corsia: la scelta della Regione di non effettuare tamponi a tappeto al personale sanitario è contestata ed è evidentemente sbagliata, se i dati sulla diffusione del contagio certificano che ieri la Puglia ha registrato il più alto tasso di incremento rispetto al giorno precedente. Non è un caso che la scuola di medicina dell’Università di Bari, autorevoli primari e professori universitari, abbiano dichiarato e scritto al governatore Emiliano ed alla sua task force che “lo screening degli operatori sanitari è necessario, perché oltre a tutelare gli stessi rappresenta una forma di garanzia e tutela della salute di tutti i pazienti, soprattutto i più fragili che sono esposti alle gravi conseguenze della infezione”. Gli ultimi dati di ieri, a tal proposito, sono eloquenti: la Puglia è la regione d’Italia con il più alto tasso di incremento di contagi, con un +2,9% rispetto al giorno precedente. C’è, quindi, qualcosa che non va. La situazione diventa ancora più delicata se si guarda alla provincia di Foggia e, in particolare, alla situazione nelle maggiori strutture ospedaliere del territorio: al Policlinico di Foggia i contagi tra gli operatori sanitari costituiscono un bilancio amarissimo. Come si può, in una situazione del genere, non effettuare i tamponi a medici, infermieri e operatori socio-sanitari? Personale che, tra l’altro, viene dotato di dispositivi di protezione individuale assolutamente inadeguati. È legittimo il grido di allarme che hanno lanciato gli operatori sanitari, sentendosi “carne da macello”. È, pertanto, legittimo e condivisibile il grido di protesta levatosi dai presidenti degli ordini dei medici delle varie province pugliesi, che chiedono di essere ascoltati molto di più. Vogliamo spiegazioni dal presidente Emiliano e vogliamo un’assunzione di responsabilità. In un momento di emergenza si possono fare errori, è umano e normale, ma perseverare anche quando insorge il mondo scientifico, è fonte di responsabilità”.

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