CREDERE ALLE PROMESSE O ALLA RAGIONE?

di MATTEO MONTEDORO
La situazione politica al Comune di San Severo nei mesi del 2025 appare alquanto movimentata. Lo spettacolo offerto è caratterizzato da: – divergenze in seno alla maggioranza consigliare e in Giunta; – assenza di consiglieri e assessori a riunioni istituzionali, arricchite da dichiarazioni sorprendenti; – disfacimento di equilibri interni con modifica di coalizioni di maggioranza ed opposizione connesso ad azzeramento della Giunta e successiva nomina di una nuova. Cosa sta succedendo, dunque? Niente di nuovo: sono le pressioni di forti interessi economici, strettamente privati, sulla politica. Ed è quanto verificabile sia nel passato che nel presente, in ITALIA e nel MONDO.
Già 250 anni fa ADAM SMITH denunciava gli intrallazzi tra i politicanti dell’epoca e pochi privilegiati: “Il politico che sostiene proposte per rafforzare alcuni potenti interessi commerciali, può essere certo non solo di farsi una reputazione di persona che conosce il mondo degli affari, ma anche di acquistare grande popolarità ed influenza. Se, invece, si opponesse a tali proposte e avesse abbastanza autorità di ostacolarle, …né l’onestà più riconosciuta, né il più alto rango, né i massimi servigi pubblici possono proteggerlo da insulti e maldicenze più infami, da ingiurie personali, né, talvolta dal pericolo reale.” (ADAM SMITH: La Ricchezza delle Nazioni – Volume II, Libro IV – Sistemi di Economia Politica – Capitolo II).
In seguito, circa 130 anni fa, un economista di scuola neoclassica e liberale, VILFREDO PARETO, osservava: “Nella maggior parte dei Paesi, soggetti privati, che sono naturalmente quelli tra cui possono verificarsi i più gravi abusi, hanno potenti legami nel mondo politico. … Se si passano in rassegna i più gravi abusi da una ventina d’anni a questa parte…di alcuni filibustieri, si troverà che mai né pubblico ministero, né altri funzionari del governo sono intervenuti prima della catastrofe. Si spiega di solito questa voluta inerzia con l’asserzione che non si deve compromettere il credito di quel dato partito, di quella data forma di governo. …,il pubblico è tratto in inganno perché indotto a supporre che esista una sorveglianza di magistratura e governo”. (VILFREDO PARETO: Corso di Economia Politica – Economia Politica Applicata – Libro II, Capitolo I).
Ai nostri giorni, il presidente degli USA, DONALD TRUMP, sulla base del principio elementare che “CHI HA IL POTERE CONOSCE CIO’ CHE ALTRI NON SANNO”, con farneticanti uscite provoca shock finanziari da cui, si dice, traggono lauti profitti lui e i suoi accoliti grazie ai suoi successivi voltafaccia, a cui si sommano i lucrosi affari che le sue società di famiglia e quelle dei suoi amici fanno con criptovalute e con vari governi stranieri. Non dobbiamo, perciò, meravigliarci se anche nelle amministrazioni locali gli interessi dell’intera collettività sono sacrificati a quelli di pochi in grado di far modificare a loro favore i reboanti programmi politici propagandati in campagna elettorale. Finché gli elettori confonderanno la realtà con le false promesse, i politicanti, come diceva già 200 anni fa l’economista AUGUSTIN COURNOT, governeranno più con le frottole che con la ragione.
