Cresce la protesta per la mega discarica di rifiuti nella cava di Poggio Imperiale

Il Consigliere Regionale CERA ha depositato una richiesta di audizione urgente alla V Commissione riguardo il progetto di realizzazione di una mega discarica in una cava dismessa di Poggio Imperiale.
La stessa ha il fine di interrare quasi 4 milioni di metri cubi di rifiuti.
Si tratta di “Un progetto calato dall’alto che i cittadini non vogliono”.
Il sindaco Alessandro LIGGIERI ha evidenziato come il volume di tale discarica sia equivalente a riempire l’intera piazza San Pietro di Roma fino a un’altezza di 10 metri per 10 volte.
Il progetto in essere è stato presentato dalla Giesse circa un anno e mezzo fa; oggi è in discussione presso il Settore Ambiente della Regione Puglia.
La cava, oltre ad essere vicina ai Comuni di Poggio Imperiale, Apricena e Lesina, si trova a circa 4,5 km in linea d’aria dal Parco nazionale del Gargano e a 6 km dai siti di rilevanza naturalistica “Duna e Lago di Lesina – Foce del Fortore” e “Laghi di Lesina e Varano”.
“Qualcuno ha deciso che Poggio Imperiale debba diventare la discarica della Puglia. Un progetto calato dall’alto contro la volontà della gente, contro ogni logica ambientale, agricola e di buon senso. Ma noi non staremo zitti e non permetteremo che ci seppelliscano sotto tonnellate di rifiuti!”, ribadisce il Consigliere Regionale Napoleone CERA, concludendo:
“La Regione ha il dovere di metterci la faccia e di spiegare ai cittadini perché sta accarezzando l’idea di trasformare una cava nel cuore del nostro territorio in una discarica. Vogliamo risposte, non chiacchiere. Altro che compensazioni ambientali! Ci vogliono comprare con qualche opera pubblica e qualche euro a tonnellata, come se la salute dei nostri figli avesse un prezzo! A questo ci opporremo con tutte le nostre forze, a fianco dei cittadini, a tutela della salute”.
Questi i dettagli pubblicati in rete e su foggiatoday: la superficie dell’area di intervento è di 119.282 mq (di cui circa 75.550 mq per la discarica). Il sito attualmente si presenta come una cava che dal piano campagna, posto ad una quota media variabile tra di circa 132 m s.l.m. (parte sud) e 110 m s.l.m. (parte nord), scende con pareti pressoché verticali fino alla quota di circa 42 m s.l.m. (nella parte sud più profonda), con una profondità massima (in corrispondenza del progettando comparto numero 1) di circa 90 metri.
Sono in tutto 5 i comparti previsti per lo stoccaggio dei rifiuti, oltre ad un piazzale di servizio (ingresso, pesa, uffici, spogliatoi, lavaggio ruote, stoccaggio percolati) e ad un’area da adibire allo stoccaggio delle terre e rocce da scavo, con annesso impianto mobile di frantumazione.
In quasi 11 anni di attività verrà portato nella cava un volume lordo di 4,4 milioni di mc che, al netto del materiale di copertura, ammonterà esattamente a 3.772.350 mc di rifiuti. Il cronoprogramma indicativo per la realizzazione e per la gestione della discarica si completerà in 10,7 anni. La ditta proponente ha ipotizzato di immagazzinare 360 mila tonnellate di immondizia, pari a circa 1600 t/giorno. La Giesse ha previsto un utile netto, quale provento di questa attività, di oltre 5 milioni di euro l’anno.
