Crisi idrica in Puglia, livello massimo di severità: “Solo il risparmio può evitare le restrizioni

Scarse precipitazioni e fonti sotto stress, il livello di severità per il potabile in Puglia sale al massimo
Crisi climatica sempre più acuta, nuove misure per allontanare il rischio di emergenza idrica
Per evitare restrizioni piu dure, da lunedi 20 ottobre sarannoattuate nuove riduzioni di pressione. È fondamentale contenereconsumi e tutelarsi con l’autoclave
Bari, 1 5 ottobre 2025 – La più dura crisi climatica d a iniziomillennio si inasprisce e l’acqua a disposizione del potabile è sempre meno. E necessario, dunque, adottare nuove misure: da lunedi 20 ottobre saranno attuate ulteriori riduzioni di pressione su tutta la rete.
L a situazione è critica e , nonostante l e azioni già messe in campo da Acquedotto Pugliese (AQP), è necessario il contributo d i tutti: bisogna continuare a contenere il più possibile i consumi e tutelarsi con l’autoclave. L’obiettivo è allontanare il rischio di emergenza idrica, che comporterebbe restrizioni più dure come le turnazioni nell’erogazione.
Con i livelli attuali di prelievo (irriguo e industriale oltre quello per usi civili) e con i regimi di precipitazioni e temperature registrati ad oggi e che, sulla base delle più recenti previsioni, sono confermate per l’immediato futuro, l’acqua a disposizione per il potabile è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno garantito da AQP – oltre 4,3 milioni di persone – fino a gennaio.
Le nuove riduzioni di pressione, insieme al risparmio di ognuno, possono allontanare questa scadenza, nell’auspicio di un miglioramento della tendenza climatica.
La situazione di forte criticità per l’acqua potabile in Puglia è ormai conclamata: l’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha portato il livello di severità idrica al massimo. Le scarse piogge degli ultimi mesi non sono bastate a risollevare le fonti, già indebolite da quasi due anni d i crisi continua.
Oggi la disponibilità delle sorgenti è inferiore del 28% rispetto alla media dell’ultimo decennio e d a queste dipende quasi un terzo dell’acqua potabile distribuita da AQP



