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Crowdfunding e partecipazione civica per l’ottimizzazione degli spazi urbani, Nada Pennacchia dal Pd propone un regolamento comunale

“Parco giochi e spazi di aggregazione possono contribuire a migliorare la vivibilità di un quartiere, grazie anche alla partecipazione dei privati o alla partecipazione dei cittadini attraverso iniziative di crowdfunding. La sicurezza urbana, infatti, passa anche attraverso l’uso, la frequentazione e l’ottimizzazione degli spazi pubblici e la sicurezza urbana partecipata è orientata nella direzione di logiche di controllo del territorio attraverso il presidio di vie, strade e piazze da parte dei residenti.

È la proposta indirizzata agli amministratori comunali da Nada Pennacchia, componente del direttivo regionale del Partito Democratico che chiede vengano avviate tutte le procedure amministrative e burocratiche per incentivare la partecipazione dal basso.

“Serve il regolamento comunale – spiega dal Pd, Nada Pennacchia – per favorire tali iniziative. La commissione consiliare preposta potrebbe preoccuparsi di stilare un regolamento per garantire ai privati cittadini di mettersi insieme e realizzare aree ludiche per i bambini in tutti i quartieri della città. Alla cronica mancanza di fondi del Comune tutti i cittadini possono porre rimedio organizzandosi in un crowdfunding finalizzato alla realizzazione di uno spazio di aggregazione per i più piccoli ma occorre prevedere il rispetto delle normative in vigore in tema di sicurezza relative all’attuazione, la progettazione e l’organizzazione funzionale dei parchi gioco. Infatti, esistono norme ben precise per definire i requisiti di sicurezza inerenti la posizione, l’attuazione, la progettazione e l’organizzazione funzionale dei parchi gioco, delle relative attrezzature e superfici d’impatto, con particolare riferimento ad altalene, giochi gonfiabili e strutture per sport su rotelle. Il regolamento comunale servirà quindi a garantire la massima flessibilità nell’organizzazione di aree sicure per i piccoli utenti finanziate da un privato, che desidera vedere quel quartiere più vivibile e vissuto dai residenti, o dai residenti stessi. È ovvio che tali iniziative non possono risolvere le problematiche che da mesi mettono la città sotto la lente d’ingrandimento dei media per fatti di cronaca. Tuttavia tante piccole azioni possono servire ad invertire una tendenza che attualmente vede la città sempre più chiusa in una logica di sfiducia e pessimismo”.

Nada Pennacchia

componente della direzione

regionale del Partito Democratico

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