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Dal 18 maggio apriranno parrucchieri e centri estetici

Dal 18 maggio ripartono le imprese del settore benessere in Puglia
Soddisfazione di Confartigianato: ora cautela e responsabilità

Non si sono arrese dinanzi al DPCM del 26 aprile le imprese del settore benessere pugliesi. Alle migliaia di acconciatori ed estetisti quel provvedimento era subito apparso come una condanna senza appello: la riapertura a partire dal primo giugno sarebbe stata insostenibile per moltissimi di loro, costretti ormai da mesi a tenere chiusi i propri saloni e i propri studi a causa dell’incompatibilità dei trattamenti erogati con le misure di distanziamento fisico necessarie per contenere la diffusione del Covid-19.

A fronte di uno scontento che si è subito levato fragoroso da parte degli operatori del settore, Confartigianato si è fatta carico di proporre un rigoroso protocollo di sicurezza per accelerare la riapertura. Il documento, condiviso dalle altre più rappresentative associazioni di categoria è stato portato all’attenzione di un apposito gruppo di lavoro regionale prontamente allestito dal Presidente Emiliano.
Nel gruppo di lavoro, anche il Responsabile del Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche, prof. Luigi Lopalco: una figura di cui i cittadini pugliesi hanno imparato a fidarsi e che hanno potuto apprezzare nelle fasi più drammatiche dell’emergenza sanitaria.
“Con il coordinamento della Regione le procedure proposte sono state studiate, sottoposte ad un test operativo e, finalmente, validate ed approvate nel protocollo firmato pochi minuti fa tra Regione Puglia e Parti Sociali, che consentirà ad acconciatori ed estetisti pugliesi di tornare a lavorare in sicurezza sin dal 18 maggio, in netto anticipo rispetto alla previsione del DPCM”, commenta il presidente di Confartigianato Foggia, Roberta Paolini.

“Ringraziamo la Regione Puglia ed in particolare il Presidente Emiliano e, naturalmente, il prof. Lopalco che con fermezza e pacatezza ha fornito un contributo scientifico fondamentale per programmare una riapertura in sicurezza di queste attività – è il commento di Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia.
L’emergenza sanitaria si è immediatamente trasformata in crisi economica: il fatto che le imprese del benessere possano avviarsi alla riapertura è un segnale importante. Le nostre strutture associative sono ormai da mesi impegnate nel supporto h24 delle migliaia di imprenditori pugliesi che si trovano in una situazione di gravissima difficoltà: sono tante le categorie che, ad oggi, non hanno ancora prospettive di una stabile ripresa. Il nostro impegno è che nessuno di loro venga abbandonato e l’interlocuzione con la Regione proseguirà con questo obiettivo”.

“Siamo felicissimi per questa notizia – commenta Raffaelina Semeraro, presidentessa della categoria Benessere di Confartigianato Puglia. Sta a noi imprenditori del settore, ora, essere ancor più scrupolosi di prima nella gestione delle attività svolte nei nostri saloni e nei nostri centri. Siamo da sempre abituati alla gestione del rischio sanitario: non ho dubbi che ciascuno dei miei colleghi saprà farsi parte diligente, assieme alla clientela, per evitare di ripiombare nell’incubo degli scorsi mesi. Una falsa partenza avrebbe conseguenze incalcolabili: il nostro futuro e le nostre vite sono nelle nostre mani. Non possiamo sbagliare!”
Sono ben 10mila gli operatori del benessere in Puglia. Per la precisione si contano 9.559 attività imprenditoriali gestite da acconciatori ed estetiste.
È quanto emerge da una ricerca del Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Infocamere.
2.875 operano in provincia di Bari; 1.078 in provincia di Bat; 997 in provincia di Brindisi; 1.217 in provincia di Foggia; 2.124 in provincia di Lecce; 1.240 in provincia di Taranto e 28 per le quali la banca dati non ha assegnato la provincia.
A queste attività, si aggiungono, poi, 103 centri per il benessere fisico, di cui 43 in provincia di Bari; 19 in provincia di Bat; 6 in provincia di Brindisi; 11 in provincia di Foggia; 10 in provincia di Lecce e 14 in provincia di Taranto.

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