Dal Marocco a Foggia, la cocaina si trasportava così: ingoiandola
Appena tornato da Santo Domingo, Matteo Lombardi aveva ingerito tre ovuli di polvere bianca dal peso complessivo 30 grammi
Radiografia ovuli nell’addome
Matteo Lombardi aveva ingerito tre ovuli,
verosimilmente contenenti droga, per un peso di 30 grammi.
E’ stato ricoverato e piantonato e con il passare delle ore ha espulso altri due ovuli, che effettivamente contenevano cocaina. Per lui, oltre all’accusa di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti che ha portato all’emissione dell’ordinanza, si annuncia quindi quella traffico internazionale.
Prima gli hanno trovato due ovuli di cocaina nascosti nella federa del cuscino poi, sottoposto ad esami radiologici, si è scoperto che Matteo Lombardi ne aveva ingeriti altri tre.
Si complicano ulteriormente le accuse nei confronti del 37 anni foggiano, coinvolto nell’operazione antimafia denominata “Gotha” dei Carabinieri del Reparto Operativo di Foggia.
Un blitz che ha sgominato il clan Sinesi-Francavilla e che ha portato all’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di sodali all’organizzazione criminale.
Carcere per Francesco Sinesi 28 anni, Marco Lombardi 37 anni e Svetla Slavchova Georgieva 42 anni. Ai domiciliari, invece, il convivente di quest’ultima Francesco De Tinnio 72 anni e Marco Brigido.
All’appello manca Antonello Francavilla, tutt’ora ricercato. I reati contestati sono quelli di acquisto, importazione, trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti ed i connessi reati spaccio di droga, detenzione e porto illegale di esplosivo.
Reati aggravati dal metodo mafioso. Per quel che concerne Matteo Lombardi, lo stesso è stato arrestato a Montesilvano dove si nascondeva da qualche mese in un B&B.
Nel corso della perquisizione personale e domiciliare i carabinieri del Reparto operativo hanno trovato Lombardi in possesso di due ovuli contenenti trenta grammi di cocaina, nascosti nella federa del cuscino del divano con una confezione di lassativo.
Dopo aver appurato che il 37enne e’ rientrato due giorni fa da Santo Domingo, e a seguito del ritrovamento della droga, i militari dell’Arma hanno deciso di condurlo in ospedale, dove e’ stato sottoposto ad esami radiologici.
Si e’ scoperto cosi’ che Lombardi aveva ingerito tre ovuli, verosimilmente contenenti droga, per un peso di 30 grammi. E’ stato ricoverato e piantonato e con il passare delle ore ha espulso altri due ovuli, che effettivamente contenevano cocaina.
Per lui, oltre all’accusa di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti che ha portato all’emissione dell’ordinanza, si annuncia quindi quella traffico internazionale. Sarebbe stato Lombardi, in base alla ricostruzione dei carabinieri, a consegnare droga ed esplosivo alla donna foggiana, Sonia Navarra che i militari dell’Arma hanno arrestato a dicembre del 2012.
L’uomo, contiguo al clan “Sinesi-Francavilla”, si era presentato in quella occasione sotto lo pesudonimo “Giorgio”. Lombardi, sempre secondo l’accusa, agiva da intermediario per conto di Sinesi e Francavilla in una trattativa con trafficanti marocchini per l’importanzione di un ingente quantitativo di hascisc.
Lo sviluppo delle indagini ha poi dimostrato che a partire dal mese di marzo, Francesco Sinesi , Antonello Francavilla e Marco Lombardi avevano avviato una trattativa con il Marocco per l’acquisto di ingenti quantitativi di hashish.
A fare da intermediario c’erano Francesco De Tinno e la convivente Svetla Georgieva che avevano contatti diretti con il paese estero da almeno sei anni. L’operazione di acquisto della ingente partita di droga è stata finanziata da Sinesi e Francavilla.
L’indagine ha svelato come Antonello Francavilla avesse anticipato ai trafficanti marocchini, a titolo di garanzia per il buon esito dell’operazione, la somma di 135 mila euro.
Denaro inviato attraverso il canale “Money Transfer”.Proprio Lombardi, nell’ambito di questo affare, avrebbe raggiunto personalmente la Spagna per seguire l’invio del carico.
Sulla base dell’attività investigativa riteniamo che siano stati importati dal Marocco trecento chili di hahsish. Il viaggio è avvenuto attraverso un corriere che è partito direttamente dalla Spagna probabilmente la droga era stata camuffata con materiale deperibile come generi alimentari. Il giro d’affari è stato stimato intorno ai 420 mila euro e riteniamo che l’organizzazione abbia guadagnato 220 mila euro.
da Il Mattino di Foggia e Provincia