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Dario De Letteriis: “Noi siamo vivi. E non ci tiriamo indietro”

Mi rendo perfettamente conto che certa gentaglia non ama leggere. A questa specie di vili piace scrivere sulla pelle della gente; piace scrivere con il sangue delle persone per bene tanti zero sui propri conti. Ai codardi piacciono i gesti plateali salvo, poi, nascondersi o scappare. Anche in questo sono diversi dalla mia gente , dal mio Popolo, dalla mia nobile San Severo, fatta di persone chesi alzano ogni mattina per andare a lavorare , per fare in silenzio il proprio dovere, molto spesso tra tante -a volte anche troppe!- difficoltà.
Ma spero che, una volta tanto,  queste ipotesi di uomini senza onore abbiano la ventura di leggere queste mie poche parole e leggano bene:
da questa guerra che voi avete dichiarato alla nostra Città,  noi, Popolo di San Severo, non ci tiriamo indietro. Non solo perché siamo certi di vincere, come in effetti stiamo vincendo; non tanto perché siamo nel giusto e voi nel torto; ma, soprattutto, perché noi siamo il futuro di questa terra. Siamo il giorno che si conclude in un altro giorno, fatto di lavoro e di impegno. Solo quando si fatica , si è fecondi. Bisogna lavorare la pasta perché cresca il pane. È necessario dissodare la terra perché dia frutti. Questo ci permette di dire che noi siamo la vita e voi la morte, perché tutto distruggete . Ecco perché combattiamo e perché vinceremo.
Noi siamo vivi. E non ci tiriamo indietro.
DARIO de LETTERIIS

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