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De Lilla e Florio: “L’Amministrazione Colangelo tra accuse e silenzi assordanti”

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI.
Il panorama politico a San Severo crea situazioni di imbarazzo rispetto al resto d’Italia: è un fatto!

Le ultime dichiarazioni della Spada (ex presidente del consiglio comunale), a nostro avviso, non hanno il tenore letterale della denuncia, piuttosto della “conferma”.

Pesa come un macigno la parola “complicità”, usata dalla predetta per descrivere la posizione della Sindaca Colangelo che, a quanto pare, non sta subendo ricatti, li sta solo assecondando!

E noialtri, dovremmo stupirci di una simile accusa?

OCCORRE CONOSCERE LA STORIA

Il nostro Sindaco – è storia – appena iniziate le elezioni, non aveva una coalizione a sostegno! Di quale coalizione parla la Spada?

Aveva una sola lista civica, che la sosteneva, composta perlopiù da perfetti sconosciuti alla politica locale.
Questa “coraggiosa” lista risultava “padrona” di un numero di voti così irrisorio che, a malapena, avrebbe garantito un consigliere comunale, ammesso che nel ballottaggio tra eventuali “reali” coalizioni, una delle due avesse accettato un apparentamento!

Le logiche del ricatto, quelle vere, quelle che sono iniziate già quando la destra sanseverese ha preso ad inscenare le classiche “litigate” tra “prime donne”, hanno determinato la decisione dei partiti “più forti” – Fratelli d’Italia e Prima San Severo, pseudonimo di Lega – di sostenere una terza candidata, assolutamente avulsa dal proprio mondo politico! Lo hanno fatto per mera rappresaglia!

Poi il ballottaggio: la Giuliani, che fino a quel momento aveva esternato con orgoglio le sue origini di donna di destra, decideva di apparentarsi con la Colangelo, che ancora oggi non si comprende se sia di destra o di sinistra.

Il risultato: la fortunata candidata, sulla quale nessuno avrebbe puntato, vinceva le elezioni!

E POI, LA CRISI.

C’è una crisi in atto con lo “strano azzeramento della giunta”. Intanto, la maggioranza vacilla.

Ma ecco il ritorno di Rosa Caposiena che passa dall’essere la donna della contestazione alle ingiustizie, all’essere la nuova” sorprendente alleata del Sindaco!

Superata la crisi!

LE DENUNCE DEGLI ESCLUSI

Spada definisce il Sindaco una “Presunta vittima dei ricatti” e si chiede perché non abbia rotto “questo gioco al massacro, rendendosi addirittura complice”!

Cita i presunti “SEI dissidenti, eletti con promesse di cambiamento”: SEI personaggi “in cerca di poltrone”.

Denuncia il fatto assai grave che “la crisi sia stata costruita a tavolino”!

Un complotto a danno della comunità!

Queste logiche, a dire della “esclusa” tradirebbero “…l’essenza stessa della coalizione, nata con ambizioni di rottura rispetto al passato…”!

Ma quale coalizione? Si è trattato solo di un accordo di potere! Le Coalizioni sono altra cosa.

E se è vero quanto ella ha affermato, a proposito del fatto che il “vuoto lasciato alla presidenza non si riesce a colmare solo a causa di un ritardo nel perfezionamento delle trattative sotterranee tra pezzi della maggioranza e il vertice amministrativo”, va da sé pensare che la frase dichiarata dalla Spada “Sii sindaca davvero, non garante dei ricatti”, è la chiara estrinsecazione del fatto che quello a cui stiamo assistendo è un vero patto con il diavolo!

Spada avverte: “O si rompe questo meccanismo, o l’intera Amministrazione affonderà nella palude dei giochi di potere”.

Quello della Sindaca, sarebbe un “Assenso al gioco di ricatti” che non fa pensare all’idea del vittimismo, piuttosto fa pensare ad un’idea di opportunismo!

MA QUAL È LA VERITÀ?

Noi ci chiediamo: ma quando Spada si domanda CHI ci sia realmente dietro alle quinte, a gestire l’amministrazione comunale, dice sul serio?

Davvero dovremmo credere che un Presidente de Consiglio Comunale non abbia mai appreso certe verità?

E dovremmo credere anche agli altri assessori, esclusi prima di lei, che di punto in bianco hanno scoperto che “Qualcun altro muoveva i fili”.

E ci dovremmo credere?

I ricatti, gli accordi, le logiche di potere, non possono essere nate dopo le esclusioni: in verità, i delusi, solo adesso gridano alla ingiustizia, e a questo punto non è più il tempo dei pentimenti!

Ormai è tardi.

Dichiararsi estranei ai fatti, non salverà dall’imbarazzo creato alla nostra comunità.

Ah, a proposito, non illudetevi: il Sindaco non si dimetterà.

Una riflessione sulle ragioni della sua caparbia resistenza, la lasciamo ai lettori.

Francesca Florio  e Michele de Lilla  Componenti segreteria cittadina del PD

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