Desirèe. Pellegrino-Zuppa (FdI): “Da femministe e Gad Lerner, polemiche che non aggiungono nulla al dibattito”
“La morte di Desirée riguarda tutti noi e dobbiamo senza remore riconoscere che le istituzioni competenti sono responsabili per aver creato le condizioni favorevoli affinché ciò accadesse.
Il quartiere di San Lorenzo a Roma, dove si è consumato il delitto, è una zona franca così come Borgo Mezzanone, luogo in cui si era nascosto il quarto uomo responsabile della morte della giovane ragazza. Una frazione del Comune di Foggia dove la commistione tra malavita e immigrazione incontrollata la fa da padrona.
Ci ritroviamo in un’Italia dove tutto passa in secondo piano in nome dell’accoglienza e dove tutto è giustificato per la causa dell’integrazione.
Esigiamo una maggiore sicurezza e dei controlli mirati. Non sono di certo utili ne’ il comportamento adottato dalle femministe che hanno invaso san lorenzo con urla sessantottine che nulla hanno a che fare con questo delitto, ne’ quello di persone come Gad Lerner che in un tweet riesce ad invertire le parti di vittima e carnefice, senza un reale motivo. Le vittime sono tali e basta, senza alcuna distinzione di comodo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine che, nonostante siano state spesso messe alla berlina da una sinistra incosciente e anti italiana, hanno svolto il loro dovere arrestando in tempi rapidi i colpevoli di questo omicidio cosi atroce.” Così in una nota Cinzia Pellegrino, Responsabile Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia
e Antonella Zuppa, membro Assemblea Nazionale e referente del Dipartimento per la provincia di Foggia