Diabetes on the waves 2024: si è concluso il campo scuola promosso e finanziato dalla Regione Puglia per favorire il processo educativo dei minori diabetici e della famiglia
Condivisione, inclusione, socializzazione. Indipendenza e autogestione del percorso terapeutico.
Sono le cifre dell’esperienza vissuta da tre ragazze e tre ragazzi della provincia di Foggia che hanno partecipato al campo scuola per bambini e adolescenti affetti da diabete, tenutosi a Santa Caterina di Nardò dal 1 al 5 settembre scorsi.
Il soggiorno educativo-terapeutico rientra tra le attività del Progetto Diabetes on the waves 2024 della ASL Foggia, promosso e finanziato dalla Regione Puglia, in gemellaggio con le altre cinque Aziende Sanitarie pugliesi.
L’iniziativa, sperimentale e innovativa, ha l’obiettivo di favorire il processo educativo dei minori diabetici e della famiglia, incentivare l’autogestione in ambiente protetto, stimare l’indipendenza nella gestione del diabete in assenza dei familiari, favorire il confronto con i coetanei e condividere con essi le problematiche collegate alla patologia.
Da anni è ormai stata dimostrata, infatti, l’efficacia del metodo educativo, come supporto terapeutico alla malattia diabetica di tipo 1, che, al fine della riduzione delle complicanze ad essa collegate, necessita di un’efficace autogestione e, pertanto, di alti livelli di educazione alla salute.
Il progetto
Il Campo scuola ha coinvolto, per la ASL della provincia di Foggia, tre ragazze e tre ragazzi, equamente suddivisi per le fasce d’età previste (due dodicenni, due tredicenni e due quattordicenni), che hanno sperimentato la gestione della malattia fuori dai contesti familiari.
A supervisionarli e guidarli durante tutta la durata del soggiorno, un team diabetologico, costituito da: una pediatra e un’infermiera, con competenza diabetologica ed esperienza di soggiorni educativo- terapeutici dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, con la quale la ASL Foggia ha sottoscritto un accordo di collaborazione; una dietista e animatrice volontaria dell’Associazione Giovani Diabetici della Capitanata, da anni impegnata nelle attività di soggiorni educativi anche rivolti a famiglie e bambini di fasce d’età inferiori e con la quale la ASL Foggia ha sottoscritto una Convenzione, promuovendo il processo di co-progettazione.
Del team ha fatto parte anche l’assistente sociale coordinatrice – Area Coordinamento Servizio Socio-Sanitario della ASL Foggia – che ha curato il processo di sviluppo della linea operativa progettuale, coinvolgendo anche le famiglie, in una ricerca attraverso la somministrazione di un questionario di percezione per la rilevazione del livello di conoscenza della malattia, della sua gestione quotidiana e delle paure ad essa collegate.
Le attività ludico-educative
Le attività hanno seguito una fitta e variegata programmazione, costituita da una serie di appuntamenti ludici, educativi e sportivi, finalizzati a favorire lo sviluppo del senso di responsabilità dei ragazzi e delle ragazze nelle loro scelte comportamentali legate a dieta-nutrizione, prevenzione, trattamento degli episodi ipoglicemici e attività fisico-sportiva.
Molte le occasioni educazionali durante l’intero arco della giornata e, in particolare, in occasione della colazione, merenda, pranzo e cena grazie alle dietiste presenti, all’insegna della conta dei carboidrati, motivo dominante del Campo.
Gli incontri e le attività di gruppo condotti dagli psicologi e psicologhe, da un educatore e da un infermiere con competenze nel campo educazionale, hanno stimolato il processo di consapevolezza della malattia, tentando di attivare risposte positive per la sua gestione. Tutte attività riassunte in Io, gli altri e le mie risorse.
Spazio, infine, anche allo sport: ragazze e ragazzi hanno praticato nuoto, sup e vela presso il Centro Nautico La Lampara, che ha messo a disposizione, a titolo gratuito, personale esperto e logistica per l’intera durata del Campo, organizzando anche un’escursione nella vicina Porto Selvaggio.