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Dino Marino: “Aumento tassa rifiuti frutto malgoverno Miglio”

“Non posso che accogliere favorevolmente l’iniziativa di Stefanetti, Caposiena e Manzaro. Sono contrario a qualsiasi aumento della Tari e, del resto, già il 16 aprile scorso avevo preannunciato che i cittadini di San Severo avrebbero pagato a carissimo prezzo la sciatteria di Miglio, Damone e compagni”.

Così Dino Marino in merito alle dichiarazioni rese dai tre consiglieri di opposizione su aumento tassa rifiuti e disservizi all’Ufficio Tributi.

“Quanto accade in questi giorni era stato ampiamente preventivato mesi fa quando feci notare come tutta la gestione della questione metteva in luce ancora una volta la pochezza e la superficialità dell’amministrazione comunale in carica. Da un lato si individuava un’area inappropriata per la realizzazione di un impianto di compostaggio (via Foggia, area ex Safab); dall’altro si perdevano finanziamenti per complessivi 8 milioni e 300mila euro in via San Marco e la raccolta differenziata scendeva a circa il 43% a San

Severo: circa il 20% in meno. Grazie ai cittadini, San Severo era stato fino a due anni fa il Comune, sopra i 50mila abitanti, più virtuoso in Puglia. Un risultato che questa Amministrazione ha ripagato con ritardi e disattenzioni”.

Fin qui la denuncia del 14 aprile scorso alla quale Marino aggiunge:

“La Tari e i disservizi sono solo la punta dell’iceberg. Il problema vero è la mancanza di una coesa e organica politica di gestione dei rifiuti; l’aver bloccato la realizzazione di un impianto di compostaggio in via San Marco. Senza dimenticare che sono i cittadini a pagare, con l’aumento delle imposte, le assunzioni fatte presso la società per lo smaltimento rifiuti “Navita” per rispettare le promesse fatte in campagna elettorale. E non finisce qui: si convoca un consiglio sull’ isola ecologica di via la Carli. Nobile iniziativa ma si dimentica di convocare un consiglio monotematico aperto a tutte le forze sociali, sulla raccolta dei rifiuti, proposto da me e approvato dal consiglio. La verità è che non vogliono mettere tutto il consiglio nella condizione di ragionare e di impedire questi aumenti resi possibili da sciatteria e clientelismo”, conclude l’esponente Pd.

DINO MARINO

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