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Dino Marino: “Cimitero di San Severo, uno scempio senza fine”

“Ieri mattina sono stato al cimitero a trovare mio padre, ne ho approfittato per fare un giro. Manco dal cimitero quasi dalla mia infanzia, quando i miei mi portavano a trovare i nonni. Per questo, questa mattina, avevo voglia di ripercorrere i viali e di rivedere le vecchie tombe che erano, e in parte lo sono ancora, dei piccoli capolavori, fatti dai nostri bravi artigiani. Questo giro, però, mi ha permesso di vedere che molti miei ricordi, sono svaniti e che il cimitero monumentale che ricordavo è stato stravolto: le sue bellezze, hanno lasciato il posto allo sconvolgimento architettonico dei vecchi mausolei, su le cui pareti sono state incastonate file e file di loculi. Ho notato che per fare spazio all’allargamento di alcuni di essi, si sono sradicati pioppi secolari, addirittura in mezzo ad alcuni viali si è costruita un’altra fila di loculi, mettendo a rischio le persone in caso di sgombro. “.

Queste le considerazioni di Dino Marino, esponente Pd, area “Azione Pd” sullo stato di salute del cimitero di San Severo.” Ho chiesto a qualcuno cosa costasse un loculo, nel ” cosiddetto cimitero monumentale. Risposta: circa 4000 euro. Invece, è circa 1700/1800 euro, il costo di un loculo nella parte nuova del cimitero. Se non sbaglio, ma ricordo bene, la giunta Giuliani, incaricò la ditta “GeoRoma”, pare si chiamasse così, dell’allargamento del cimitero e della gestione della stessa zona. Cosa avvenuta solo per i primi due lotti: il terzo e il quarto non ancora sono stati assegnati alla ditta in questione, che dovrebbe consegnare tutto entro il 2017. Cosa improbabile se non si autorizza il progetto per i lotti rimanenti, con il rischio di pagare anche i danni. Naturalmente, Giuliano Giuliani poté contrattualizzare l’allargamento del cimitero, perché nel vecchio non c’erano più posti per la costruzione di nuovi loculi. Previsione che fu confermata da Santarelli nel 2006, quando l’attuale sindaco, Francesco Miglio, allora assessore ai lavori pubblici, propose – e fu votato – il Piano Regolatore del cimitero”.

“Domando : perché hanno continuato a costruire nel vecchio cimitero? Per questo mi chiedo, come e chi ha autorizzato le confraternite a devastarlo; e se ogni concessione o allargamento dei manufatti a livello urbanistico, è stato concordato con la Soprintendenza delle belle arti, visto che per gli edifici superiori a 50 anni di età è prevista l’autorizzazione della stessa? Così come mi chiedo, perché nella parte nuova, i loculi costano circa 1800 euro e nella parte vecchia, gestita dalle confraternite costano intorno ai 4000 euro? Ancora, perché ci sono circa 500 defunti, a cui è stata data una sepoltura provvisoria e non partono le altre fasi dell’allargamento del cimitero, dove come ho costatato, i loculi costano di meno, mentre si sono realizzati circa 8000 loculi nella parte monumentale?”, prosegue l’esponente Pd.

“In questo scempio, in questa deturpazione della nostra storia non mi ritrovo, credo che un bravo amministratore non può permettere a nessuno queste cose. Per questo, domani scriverò al dirigente comunale responsabile del cimitero, così come è previsto dallo statuto comunale, per conoscere chi ha rilasciato le concessioni a costruire e se le stesse sono formalmente fornite di ogni parere necessario. Qualcuno dovrà spiegare sul piano storico ed economico questo affare, dal quale il Comune non ci quadrava nulla. Un complesso di cose che a me sembra abbastanza inquietante. Su questa materia hanno voluto una commissione d’indagine del consiglio comunale, che non si è mai riunita, mentre io avevo solo chiesto all’allora assessore Lino Albanese di tenere un’informativa sul cimitero. L’assessore si dimise, la commissione d’indagine, come è dimostrato non serve a nulla, ma ora il sindaco deve fare luce su tutto ciò. Lo voglio sapere in qualità di consigliere, lo vuole sapere la città, che si trova un cimitero devastato e la morte dei propri cari non si può prevedere ma neppure può diventare uno stress psicologico e un consistente aggravio finanziario che colpisce ogni famiglia”.

Dino Marino

dino marino foto ricciardelli

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