Politica

DINO MARINO REPLICA A MIGLIO

#Migliosindaco: me ne accorgo ogni volta che scendo la mattina e vedo le condizioni in cui versa la mia città.

A proposito d’ignoranza o di non voler comprendere… I  requisiti soggettivi e quelli oggettivi, valutati dagli Organi individuati dalla Legge, in tema di appalti per costruzione di opere pubbliche, ovvero di concessioni o altri provvedimenti che mettono in relazione un Ente pubblico con un privato sono una cosa, la opportunità politica è un’altra cosa.

La questione si cala pari pari anche nelle piccole autorizzazioni di Polizia. Prendiamo per esempio il Porto di Fucile per Uso Caccia. Non basta soltanto il fatto di non essere stati condannati; anche la sola denunzia ovvero un precedente di condotta possono far venir meno il rapporto fiduciario tra lo Stato ed il Cittadino che perciò, pur alieno da precedenti penali, può vedersi negare la chiesta autorizzazione.

Nel caso dell’imprenditore che si assume aver corrotto, se non è compito del Comune valutare se quegli riunisce i requisiti soggettivi, è comunque essenziale, basilare, ovvio che chi si propone come fidejussore morale del candidato all’operazione usi il buon senso e le cautele del buon padre di famiglia prima di proporre alla Città il destinatario della sua fiducia. Non c’è bisogno di essere Avvocato per capire queste cose. E Miglio lo è. Ancora una volta Miglio non perde occasione per dire sciocchezze e ricordare che tre anni fa lui ha vinto le elezioni e io le ho perse. Mene accorgo ogni volta che scendo la mattina e vedo le condizioni in cui versa la mia città. Ho la sensazione che sia come un mantra: Miglio ha bisogno di ripetersi ogni tre mesi che lui è il sindaco di San Severo perché è talmente inconsistente l’attività amministrativa della sua Giunta da  doversi costantemente ricordare che lui è il primo cittadino. Freud, se fosse vivo, amerebbe approfondire questo atteggiamento. Coraggio Francesco, io ho riconosciuto la mia sconfitta pubblicamente poche ore dopo la chiusura delle urne. D’allora toccava e tocca  a te governare. Quanto alla questione specifica, sappiamo benissimo che, per le leggi dello Stato italiano, l’ingegner Masciotta è titolato a svolgere quell’incarico. Esiste, però, una questione morale. Quella che richiamava il nostro comune “padre” spirituale Berlinguer e quel partito al quale strumentalmente ogni tanto ricordi di essere appartenuto. Io non avrei affidato un incarico così delicato a una persona già condannata per corruzione, nell’ambito di un iter amministrativo già viziato da tante contraddizioni – inclusi i tuoi continui valzer di posizione -, conflitti d’interesse, nomine paesane. Diciamo così… C’è un dato di fatto che tu, caro Francesco, ti ostini a ignorare: i sanseveresi non vogliono quell’impianto per questo hai bypassato il Consiglio Comunale e l’ascolto preventivo di quei cittadini che ti hanno permesso quella carica e di tutti gli altri. Quando ti richiami alla volontà popolare, ricordati che anche questo palese, enorme dissenso verso il progetto, è espressione di quella volontà.

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