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Dino Marino su gestione del verde urbano a San Severo: “Informerò gli uffici tecnici e presenterò interrogazione al Presidente del Consiglio”

Dopo l’anomalo andamento climatico che quest’anno, in particolare, ha messo a dura prova l’intero comparto agricolo e forestale pugliese e nazionale, anche tra cittadini e amministratori locali comincia a salire l’attenzione intorno alla gestione e allo stato di salute del verde pubblico. dino-marino
Il consigliere comunale di San Severo in quota alla maggioranza Miglio, Dino Marino, risponde ad alcune segnalazioni sollevate, per esempio, su anomali disseccamenti a macchia di leopardo notati su porzioni della chioma di diversi alberi, che insistono lungo il viale della stazione e via Don Minzoni. Un areale dove uno dei polmoni verdi di pregio della città si distribuisce per almeno un chilometro, disarticolandosi tra via Soccorso e via Filippo Turati fino in pieno Centro storico.
Per Dino Marino, “gestione e stato di salute del verde urbano è un binomio che riguarda certamente la pubblica sicurezza, ma la cui tutela ha ricadute positive su questo territorio a forte vocazione agricola. Per cause tutte da accertare, se il deperimento e la sofferenza degli alberi, che insistono nell’area urbana centrale e periferica della città, dipendesse da una o più malattie delle piante, è del tutto evidente che a farne le spese è l’intero sistema agricolo e forestale locale. Un conto già salato imputabile a calamità naturali e tropicalizzazione del clima – puntualizza il Consigliere -, non va pagato insieme all’indifferenza o a speculazioni più o meno strumentali verso un bene che è patrimonio di tutti. Sul piano ambientale ed economico questo è un momento molto difficile che richiede risposte concrete ed efficaci da parte della politica. Così, alla luce del Regolamento sul verde urbano approvato da questa Amministrazione, informerò sul caso gli Uffici tecnici competenti di San Severo che valuteranno come procedere. Mentre dalla prossima settimana presenterò alla Presidente del Consiglio comunale formale interrogazione scritta per fare chiarezza su tutti gli atti posti in essere per la tutela di un polmone verde collocato in una zona puntualmente sommersa da violenti bombe d’acqua. Parliamo in questo caso di problemi legati alla fogna bianca che si trascinano da decenni. Un’infrastruttura che però – conclude Marino – potrà avvalersi dei primi interventi di adeguamento proprio a partire dalla zona stazione, contando su fondi regionali per un valore di sette milioni di euro”.

Di Ines Macchiarola

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