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Diritti negati alla zona comunale CIP fra immondizia, erbacce e…670 tonnellate di ecoballe!

E’ sotto gli occhi di tutti il degrado in cui versano moltissime zone della città, nel centro storico, nelle periferie e lungo le strade rurali a ridosso della città. In questo articolo, vogliamo evidenziare la totale assenza di chi dovrebbe avere a cuore le sorti di San Severo. Ci riferiamo s’intende all’Assessora all’Ambiente Mariella Romano che, nonostante le centinaia di segnalazioni, molte delle quali denunciate attraverso le colonne del nostro giornale, stenta a rimettere in ordine il verde pubblico in città.
Dopo esserci occupati dello stato fatiscente di strade e piazze, dal centro alla periferia, siamo a evidenziare quanto di scandaloso da tempo accade nella “ZONA COMUNALE CIP”, per intenderci la zona industriale in prossimità del cimitero cittadino. Chi raggiunge quest’area produttiva, si rende subito conto del degrado. Erbacce, sporcizia, rifiuti e ratti a non finire. L’intera area è abbandonata a se stessa, da queste parti non passano spazzatrici da secoli, non vengono lavate le strade, non si sfalcia l’erba da sempre, tranne qualche estemporaneo intervento a ridosso delle campagne elettorali. Insomma è davvero uno spettacolo indecente, eppure la zona è “COMUNALE”, ma a quanto pare l’Assessora Romano non ne sarebbe a conoscenza. Infatti, nelle scorse settimane è stata contattata da una cittadina che le chiedeva (per l’ennesima volta) di intervenire con una certa urgenza, visto l’arrivo della stagione calda. La Romano si sarebbe informata (da chi non si sa) ma le avrebbero risposto che la zona è privata e non comunale e quindi non avrebbe potuto porre in essere alcun intervento. A questo punto ci preme illuminare l’Assessora spiegandole che, con atto notarile del 13 gennaio 2015, il CIP (Consorzio per l’Incentivazione Produttiva, nato nel 2001 grazie ad un accordo di programma Comune-Regione) trasferiva al Comune di San Severo l’intera area di circa 76mila mq, costituita da 16 capannoni e 16 palazzine, di cui quasi 12mila mq di eree verdi. Il CIP, cedeva e trasferiva a titolo gratuito al Comune di San Severo l’intera area sita in località Guardia Santa Monica. Quindi, se la zona CIP è comunale, perchè non deve essere oggetto di attenzione programmata in termini di igiene e verde pubblico? A tutto questo dramma se ne è aggiunge un altro denunciato ormai da quasi 5 anni, ossia la presenza di 670 TONNELLATE DI ECOBALLE, stipate in un capannone, per il quale il Comune di San Severo si sarebbe dovuto attivare da tempo. La presenza di tale materiale presenta un reale rischio ambientale, nel caso dovesse prendere fuoco.
Facciamo presente inoltre, la totale assenza di segnaletica stradale orizzontale e verticale necessaria a evitare i continui incidenti soprattutto nelle ore serali, nelle quali c’è una maggiore concentrazione di giovani.
Siamo certi che nemmeno questa denuncia pubblica riceverà risposta, ma si dice da queste parti che “la speranza è l’ultima a morire”!

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