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DISABILITÀ: BASTA PAROLE…ORA I FATTI!

Caro Direttore, per la recente GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITÀ ho sentito tantissimi discorsi e tutti a sostenere che bisogna riconoscere i diritti per una vita dignitosa fatta di inclusione, integrazione ecc. ecc. Bisogna andare oltre alle parole e agli intendimenti, ora bisogna agire! Il terrore per noi genitori di ragazzi diversamente abili è il DOPO DI NOI e, ancora prima, il DURANTE DI NOI, se ci crediamo bisogna raggiungere questi primi obiettivi: 1) predisporre il progetto di vita individuale e personalizzato che non sia un copia incolla inutile e insignificante fatto dagli uffici ma elaborato con i ragazzi interessati, le loro famiglie e da veri professionisti come psicologi, neuropsichiatri e i vari specialisti esperti di ogni singolo caso e io aggiungerei un architetto che si occupi: del dove vivere, con chi vivere e come vivere; 2) predisporre alloggi di residenza temporanea per abituare i ragazzi a vivere fuori dalle loro famiglie e anche per ospitarli per periodi dove i parenti non possono occuparsi di loro; 3) ultimo ma non certo per importanza: la realizzazione di un progetto che impegni i ragazzi nel lavoro, nello svago e nell’apprendimento in grado di migliorare l’autonomia e l’indipendenza. Dove la vita reale assecondi i propri sogni e valorizzi le singole abilità. Non più freddi laboratori ma una vita fatta di gioia e socialità. La SANITÀ e i COMUNI devono essere i protagonisti del progetto e condividerlo con le famiglie il mondo produttivo locale, professionisti e sindacati. Gridiamolo a gran voce al nostro territorio! Quando qualcosa si muoverà su questo piano, solo allora inizierò a festeggiare per questa ricorrenza. Grazie Direttore per l’ospitalità.
PASQUALE MININNO

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