DON BOSCO OGGI: SANO PROTAGONISMO GIOVANILE

Il 27 aprile è stato presentato, nel nostro meraviglioso Teatro Comunale, lo spettacolo “PETER PAN NEL MONDO DELLE MERAVIGLIE”. Il Musical, tra recitazione, canti e danze, si è svolto in due atti, con il patrocinio del Comune di San Severo e su proposta del gruppo delle EX-ALLIEVE SALESIANE. L’iniziativa ha visto, però, il coinvolgimento di tutta la FAMIGLIA SALESIANA: le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, guidate da suor PALMA BASILE, le ex-allieve,esperte ed abili costumiste, e tanti giovani.Sulle scene si sono alternati ragazzi e ragazze di tutte le età, con abilità e sicurezza da fare invidia ad attori,cantanti e ballerini professionisti. Abile regista è stata la prof.ssaGIULIANA AVEZZANO, ex-allieva, capace non solo di organizzare lo spettacolo ma anche di coinvolgere in “rete” altre associazioni del territorio e numerosi sponsor. La finalità dell’iniziativa, secondo il“CARISMA SALESIANO”è nata dall’attenzione al mondo giovanile e alle sue problematiche attuali. Viviamo in una “società liquida” come la definisce il noto sociologo e filosofo polacco ZYGMUNT BAUMAN. La nostra modernità nasce dallo scioglimento delle vecchie certezze, un tempo granitiche: FAMIGLIA, STATO, CHIESA. Le stesse relazioni sono liquide. Relativismo etico, individualismo, guidano l’economia, la politica, i rapporti umani, anche quelli più esaltanti come l’amore… Ma ci chiediamo: non siamo, forse, noi adulti, genitori, insegnanti, uomini di Chiesa, in varia misura, responsabilidel “disorientamento giovanile”? Siamo ancora “modelli di riferimento” o sappiamo solo parlare senza educare con l’esempio?Molti sanseveresi, “adulti di oggi” sono passati nel “cortile salesiano” perciò lo stesso spettacolo teatrale vuole essere una provocazione per rivedere DON BOSCO oggi, la sua Pedagogia fatta di normalità quotidiana,di amore ed attenzione al mondo giovanile, di dialogo fra cultura, ragione e fede.Il nostro Santo non è stato un Pedagogista, cioè un teorico dell’educazione ma un educatore, un formatore di giovani, uno, come direbbe PAPA FRANCESCO, che “aveva addosso l’odore delle pecore”: DON BOSCOaveva addosso l’odore dei giovani, le loro ansie, le loro problematiche, i loro sogni. Non scriveva lunghi trattati e non si autocelebrava con speculazioni teologiche e dottrinali, viveva vicino ai ragazzi, la sua era una Pedagogia pratica, fatta di “normalità quotidiana” ma soprattutto fatta di una amicizia sincera, intensa e “maturante”. DA BRAVI SANSEVERESI VOGLIAMO RECUPERARE IL MODELLO EDUCATIVO DI DON BOSCO E ATTIVARCI DI PIÙ VERSO IL MONDO GIOVANILE? IL FUTURO APPARTIENE ALLE NUOVE GENERAZIONI!
LE EX-ALLIEVE
SALESIANE
