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Don Dino: “I morti in strada e le promesse non mantenute di Gatta.”

Ieri 13 maggio alle ore 19,00 circa in un incidente avvenuto all’incrocio infernale costituito dall’intersezione tra la SP 32 e la SP 142 tra san Paolo e San Severo c’è stato ancora un altro morto e un altro ferito in gravissime condizioni è stato trasportato in ospedale.

Si tratta del famoso incrocio intorno al quale si è concentrata da diversi mesi l’attenzione di noi cittadini che poi ci siamo costituiti nell’attuale Comitato per la sicurezza stradale dell’Alto Tavoliere.

Lungi da noi voler indagare sulla dinamica e sulle cause dell’incidente di ieri perché questo spetta alle autorità. Noi esprimiamo al riguardo solo parole di dolore per il giovane deceduto e di speranza e buon auspicio per il giovane ricoverato. Tuttavia è del tutto evidente che venendo la macchina da San Severo e le moto da San Paolo, le cose sarebbero andate molto diversamente se ci fosse stata la famosa rotatoria che da mesi noi tutti stiamo auspicando. La rotatoria infatti obbliga anche i più spericolati a rallentare e protegge gli automobilisti e ciclomotoristi prudenti dalle loro traversate o virate arrischiate.

D’altra parte dopo la manifestazione organizzata dal comitato con i sindaci interessati il 4 agosto del 2021, il presidente della Provincia Nicola Gatta in data 26 agosto 2021 con un comunicato ufficiale si impegnava a fare un intervento immediato di ripristino della segnaletica orizzontale e verticale che era andata completamente rovinata nei decenni precedenti e inoltre si impegnava a realizzare un intervento definitivo da lui stesso definito “rotatoria o altra soluzione tecnica ritenuta opportuna”. La Provincia inoltre alla consigliera Fernanda Vocino riferiva che ad inizio primavera 2022 con estrema sicurezza sarebbe stato realizzato il rifacimento della san Paolo-San Severo. In autunno scorso “per tenere contento il comitato” la provincia provvedeva a rifare le linee orizzontali sulla stessa strada e spianare il bordo strada in alcuni punti della san Paolo-Torremaggiore, lavori che lasciano il tempo che trovano perché non risolvono assolutamente il problema della permanenza dell’acqua piovana sul manto stradale dopo le piogge consistenti, problema che costituisce un grave pericolo per la circolazione e la sicurezza stradale. Intanto ad oggi 14 maggio l’inizio dei lavori di rifacimento della strada non si vede proprio!

In quello stesso comunicato, riferendosi a noi, il presidente Gatta ci accusava di fare sterili polemiche. Invece, sappia il Gatta che noi avremmo cose migliori da fare nella nostra vita che stare a spendere tempo gratuitamente a segnalare quello che i politici e i tecnici dovrebbero fare e certe volte non fanno malgrado vengano adeguatamente pagati con i soldi di tutti.

Noi comitato in questa lotta vorremmo vicini i nostri sindaci. Ci dicano coloro che sono intervenuti all’incontro pubblico in che modo hanno concretamente contribuito alla nostra causa perché noi non ne abbiamo quasi alcuna notizia. Scendano in campo fattivamente con noi perché ora il tempo delle promesse è finito. Sbrigatevi! Fermate questo bagno di sangue su quella ed altre strade!

Il portavoce don Dino d’Aloia

 

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