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Dopo il test, al via il corso di Scienze biomediche dell’associazione “Agorà” per giovani ricercatori.

Si è concluso il pre-corso e il test, all’ITE “Angelo Fraccacreta” di San Severo per essere ammessi alla prima classe del corso di formazione per giovani ricercatori di Agorà-Scienze biomediche. L’immagine dei giovani studenti e dei loro “speciali docenti”, come evidenziato dagli stessi membri del sodalizio guidato dal dr.Antonio Tucci, fa tornare alla memoria le ben più famose foto d’epoca che immortalavano Enrico Fermi insieme ai suoi geniali collaboratori: Amaldi, Rasetti, Segrè, Pontecorvo, D’Agostino e Maiorana. Gli studiosi, ritratti negli anni ’30 a Roma davanti all’Istituto di Fisica, erano i “ragazzi di via Panisperna”, un eccezionale gruppo di ricerca famoso in tutto il mondo per il contributo fornito nel campo della fisica teoretica e sperimentale. “La similitudine, all’apparenza irriverente – entra nel merito Tucci – presenta non poche affinità e un sogno comune. L’esperienza formativa del corso di Scienze biomediche, infatti, come quella del celebre istituto di via Panisperna, intende coltivare nei giovani studenti la passione per la scienza, la cura della loro formazione e vuol favorire lo sviluppo di capacità di studio e competenze di ricerca scientifica. Fa di tutto per introdurli nel mondo scientifico grazie ad esperienze teoriche, di laboratorio e di stage presso università, ospedali e centri di ricerca”. Si tratta di un corso parallelo alla scuola pubblica (extracurriculare), e che non vuol sostituirsi ad essa. Ma come nascono i “baby ricercatori”? Ancora Tucci: “Gli insegnanti delle scuole di San Severo, Apricena, Torremaggiore, Lesina (sede dell’associazione Agorà), Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate e Foggia, ci segnalano gli alunni ‘eccellenti’. Ad ottobre, organizziamo una convention con 130 ragazzi in media, che consente di far capire la nostra iniziativa. Dopo le prime 4 lezioni preliminari, viene somministrato un test e si forma la classe di 22 studenti”. Così il vice presidente di Agorà, Aldo Ummarino: “Il test si è dimostrato essere di una difficoltà notevole per i ragazzi, dati i punteggi non eccessivamente elevati. Questo, tuttavia, a noi non interessa, in quando ha prettamente un valore stadiativo, e non qualificativo. Tuttavia, i ragazzi lo hanno affrontato con prontezza e si sono subito confrontati tra loro sulle risposte date”. Tutti pronti, da domani, ad iniziare il corso: “Gli allievi del corso di Scienze biomediche sono educati ben presto a familiarizzare con gli esami e ad apprezzare il valore del mettersi alla prova. Nel corso di Scienze biomediche gli allievi affrontano le seguenti prove: esame di ammissione al I anno, dopo le prime 4 lezioni (ad ottobre); esame intermedio (o verifica), a circa metà del programma del corso; esame finale, al termine del programma del corso, per l’ammissione all’anno successivo (a maggio); esame universitario, per gli allievi che hanno raggiunto ottimi risultati nell’esame finale e che dimostrano volontà e idonee capacità (a giugno); esame di recupero, per gli allievi che non hanno superato l’esame finale (a settembre). Scuole con maggior numero di allievi ammessi al corso: Istituto “Fiani-Leccisotti”, Torremaggiore, 6; circolo didattico “De Amicis”, San Severo, 6; scuola elementare “Centonza “, Lesina, 4; Istituto comprensivo “Torelli-Fioritti”, Apricena, 4. Il migliori risultati sono stati raggiunti da: Valentino D’Errico (26,25), per il biennio scuola superiore; Fabiana Franchino (23,5), per le scuole elementari; Emidio Guidi (21,0), per le medie. I nuovi docenti della prima classe di quest’anno, Francesco Di Lella e Michele Caputo, appartengono alla seconda generazione di allievi. Hanno entrambi solo 16 anni, ma sono dotati di una cultura, una maturità psicologica e una professionalità, degna di docenti “navigati”.

Beniamino PASCALE

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