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SERNIA: DOPO LA DIA SUBITO UN OSSERVATORIO MODELLO ASSOCIAZIONE ‘ ANTONINO CAPONNETTO’.

Tempi duri per la nostra San Severo, che sia una bomba o che sia la mancanza di lavoro spesso ci viene davvero una gran voglia di pensare o dire: Basta me ne vado!!

Sono felice che il Sindaco Miglio abbia chiesto la sede distaccata della Direzione Investigativa Antimafia. Proprio a settembre avviammo a Monte Sant’Angelo città commissariata per mafia, a circa 1 anno da #nomafiaday , #mafiafritta con tanto di raccolta firme che ancora oggi stiamo raccogliendo in tutta la provincia di Foggia
(https://dauniattiva.blogspot.it/2016/10/raccolta-firme-per-istituzione-della.html)

Quando non si semina non si raccoglie e in questi due quasi tre anni se ne so visti di campi incolti. Con il nostro attivismo abbiamo sempre cercato di dare il massimo, passando dalle istituzioni con interrogazioni parlamentari (Alfano non pervenuto) alle piazze o con piccoli gesti come un semplice manifesto intitolato al pm Nino di Matteo appeso ai balconi del Palazzo di Città.
Di sicuro dopo più di due anni abbiamo capito che chi doveva risolverci qualche problema oggi è ancora in campagna elettorale … probabilmente il nostro amico Michele ci risponderebbe : Ragazzi adesso è segreteria PD un po’ di buonsenso!!.

Molti suggeriscono che per il nostro territorio la DIA sia esagerata pertanto rincuoro i nostri amici DIA-SCETTICI rispolverando una proposta che tempo fa sottoposi a questa Amministrazione . L’idea prevede la nascita di un osservatorio contro la criminalità e le mafie basato sul modello dell’Associazione ‘Antonino Caponnetto’.
Mi conoscete… con le parole non sono mai stato bravo, così, in attesa di invitare un membro dell’Associazione che ci illumini vi spiego brevemente cosa sia questo osservatorio:

L’osservatorio prevede di studiare e “fotografare” le forme criminali tradizionali ed emergenti presenti sul territorio; individuare i settori a maggior rischio di infiltrazione mafiosa; analizzare l’efficienza delle strutture preposte al contrasto della criminalità e proporre tutte quelle mutazioni, aggiustamenti, integrazioni che dovessero rendersi necessari per aumentarne l’efficacia; vagliare il senso di sicurezza soggettiva dei cittadini comparandola a quella oggettiva; effettuare una “mappatura” delle istituzioni del privato sociale connesse con problemi della sicurezza e del contrasto alla criminalità; verificare la compatibilità con le leggi ed i regolamenti di tutti gli atti assunti dalla pubblica amministrazione locale.
L’ osservatorio per essere funzionale ed efficiente deve essere composto da 2 rappresentanti designati dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale e che svolgano con continuità da almeno due anni attività in favore dell’azione di sostegno alla legalità ed alla lotta alla criminalità comune e mafiosa; il Prefetto o suo rappresentante; il Questore o suo rappresentante; il Comandante provinciale dei Carabinieri o suo rappresentante; il Comandante provinciale della Guardia di Finanza o suo rappresentante; il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato o suo rappresentante; il Comandante della Polizia Municipale; 2 magistrati, il primo in rappresentanza della Procura della Repubblica territoriale ordinaria ed il secondo della Direzione Distrettuale Antimafia competente per il territorio; il responsabile della SUA (Stazione Unica Appaltante); il Dirigente del Servizio comunale competente (da cambiare a seconda dell’oggetto in discussione); 3 rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro più rappresentativi a livello nazionale.

Spero che questa volta il Sindaco avvii subito un consiglio monotematico, cosi come già suggerito dal mio amico Davide, organizer del Meetup 5 stelle San Severo, per avviare tale osservatorio, soprattutto adesso che la nostra San Severo si accinge ad accogliere sempre più i frutti di un regolamento europeo fatto con i piedi conosciuto come Dublino 3.

Concludo dicendo che San Severo può e deve farcela .. ma dobbiamo muoVerci !
Il prossimo passo sarà coltivare percorsi educativi con ogni mezzo e strumenti ma cosa più importante di tutte e creare occupazione, altrimenti il prossimo a fare una rapina ….potrei anche essere io o altri 3000 come me!! ☺ …per tutto il resto c’è Michele.

Giorgio Sernia

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